San Sebastiano al Vesuvio (Na). – Il cyberbullismo e l’utilizzo dei social sono al centro dell’incontro che si terrà giovedì 10 novembre nel teatro della scuola media ‘Gaetano Salvemini’ di San Sebastiano al Vesuvio.
A partire dalle 9:30 gli esperti del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni della Campania incontreranno gli alunni delle prime e delle seconde classi dell’istituto di via Falconi per illustrare loro le opportunità ma anche le possibili insidie connesse alla navigazione internet. L’iniziativa per dire ‘no’ al cyberbullismo è promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con la scuola per il coordinamento della professoressa Gelsomina Errichiello.
La giornata si aprirà con la proiezione del video ‘Una vita da social’, la campagna educativa itinerante sul tema della sicurezza online ed i rischi della reterealizzata dalla Polizia di Stato e dal Miur che ha già coinvolto più di 2800 scuole su tutto il territorio nazionale. “L’iniziativa - afferma la dirigente, Maria Carmela Iozzia – rientra nell’ambito delle attività intraprese per prevenire il cyberbullismo, una grave forma di disagio relazionale, prevaricazione e sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione ed educare i ragazzi ad un uso più consapevole delle nuove tecnologie”. Dal caricamento di contenuti inappropriati alla violazione della privacy fino all’adescamento online, gli agenti illustreranno ai ragazzi i pericoli del web, fornendo loro le linee guida per navigare in piena sicurezza e gestire con più consapevolezza i dati condivisi online.
“Il mondo digitale – dichiara il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Salvatore Sannino - rappresenta uno straordinario strumento di sviluppo e crescita ma, nasconde anche una serie di rischi, soprattutto per i ragazzi. Occorre attivare interventi che coinvolgono tutte le istituzioni territoriali con l’obiettivo comune di contrastare il dilagare di fenomeni di devianza e disagio come il cyberbullismo”.
“L’età di accesso alla rete si abbassa sempre più - afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili, Assia Filosa – e questo espone la cosiddetta web generation, sempre più giovane, a pericoli a volte sconosciuti. Spesso chi pubblica post, carica video e condivide foto si espone inconsapevolmente a rischi che ignora o adotta comportamenti scorretti verso gli altri che possono avere gravi conseguenze psicologiche, fino a degenerare in vere e proprie tragedie. I social, capaci di abbattere distanze fisiche e barriere sociali e culturali, non vanno demonizzati ma è necessario informare gli adolescenti dei possibili pericoli legati soprattutto alla capillare e rapidissima diffusione dei dati condivisi”.
Redazione Cronaca