Cercola (Na). – Spreco di danaro pubblico, inadempienza strategica(?) del sindaco Fiengo e della sua Giunta Municipale che blocca la gara d’appalto, conflitti di interessi di dipendenti e funzionari comunali anche presidenti e dirigenti di associazioni sportive locali che “gesticono” attualmente l’impianto, occupazione bulgara degli spazi sportivi da parte dei soliti noti, effettuazione anomala e, probabilmente, profili di illegittimità accompagnerebbero lo svolgimento del servizio pubblicità all’interno del sito sportivo: ecco alcuni degli aspetti inquietanti che emergono nell’analisi della gestione politico – amministrativa del Palazzetto dello Sport di viale dei Platani.
Proseguono , senza sosta, le inchieste de Il Secolo Nuovo, nell’inquietante emergenza istituzionale che sta investendo gran parte dei settori – politici ed amministrativi – del Comune di Cercola. Il Palazzetto dello Sport di viale dei Platani, di proprietà comunale ed insistente nel quartiere residenziale “Lottizzazione Carafa”, rappresenta uno dei simboli della “lunga mano” sulla cosa pubblica attivata dalla “premiata ditta” composta dagli organi politici di governo e dai dipendenti/funzionari comunali.
Mancato affidamento in concessione con la previsione della procedura di gara ad evidenza pubblica. Il Palazzetto dello Sport di viale dei Platani è utilizzato per gli allenamenti e le gare ufficiali dei vari campionati da quattro associazioni sportive dilettantistiche locali: a) Associazione Pallacanestro Cercola, presieduta da Paolo Ottaiano, dipendente comunale dell’Ufficio Tecnico Comunale e responsabile delle strutture comunali; b) Azzurra Cercola , squadra femminile di basket, il cui presidente è Mena Fusco; c) Insieme per Cercola, squadra di pallavolo , presieduta da Paola Tammaro; d) Vesuvius Project Cercola, la squadra satellite dell’associazione Pallacanestro Cercola che vede presidente Salvatore D’Avino e vicepresidente Luca Officioso, cognato del dipendente comunale Paolo Ottaiano.
Attualmente l’utilizzazione della struttura da parte di queste associazioni non sarebbe stata fissata né da un affidamento diretto, tantomeno si è celebrata una gara ad evidenza pubblica che assegnasse la gestione dell’impianto: ci sarebbero delle semplici accettazioni delle richieste , da parte dell’Ufficio Sport del Comune di Cercola ( retto dal funzionario Giuseppe De Rosa, anche dirigente della Vesuvius Project , squadra satellite dell’AP Cercola presieduta dall’altro dipendente comunale Paolo Ottaiano).
Questo metodo di gestione della struttura di viale dei Platani, introdotto dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Fiengo, è in palese contrasto con il Regolamento Comunale delle Strutture Sportive , dall’art.23, emerge in modo chiaro che la gestione del Palazzetto di viale dei Platani, qualora debba essere affidato a terzi, si debba procedere a gara ad evidenza pubblica, secondo quanto stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali 267/2000 e dal d.lgs 163/2006. E proprio alla Giunta Comunale, spetta, come da art.25 del suddetto regolamento, la definizione con proprio atto delle direttive per l’affidamento in concessione: perché il sindaco Fiengo, presidente della Giunta Municipale, non ha mai convocato l’organo esecutivo per fissare le direttive suddette? Questa inadempienza politico-amministrativa sta comportando un danno alle casse comunali che sfiorerebbe i duecentomila euro negli ultimi tre anni, determinato dal fatto di non prevedere una gara d’appalto che consenta al comune di tenere vivo il Palazzetto dello Sport senza oneri per l’ente di Piazza Libertà ( come dispone l’art. 26 del già citato regolamento comunale).
Endorsement del sindaco Vincenzo Fiengo. L’attuale primo cittadino, nel consiglio comunale del 30 agosto 2011, dai banchi dell’opposizione – era in quota la Partito di Rutelli – richiese gli atti al Comune per inviarli alla Procura Generale della Repubblica di Nola , perchè, a suo dire, l’ex sindaco Pasquale Tammaro, era intenzionato a sospendere il bando di gara già pubblicato – luglio 2011 -. A detta di Tammaro emersero nuovi elementi di interesse pubblico in corso di gara. Fiengò tuonò che si doveva , comunque, procedere alla gara, e citò dei conflitti di interessi che avrebbero potuto condizionare la scelta di Tammaro, che poi prese, relativamente alla revoca del bando di gara. Chi di conflitti d’interessi ferisce, di conflitti d’interessi perisce: infatti, oggi, non c’è manco la lontana idea di applicare le norme regolamentare comunali per la previsione di un bando di gara da parte del sindaco Fiengo, però esisterebbe un conflitto di interessi ed è relativo alla presenza , quale capogruppo del partito del sindaco (Centro Democratico), di Francesco Savino, il quale sarebbe imparentato con Paolo Ottaiano, presidente dell’Associazione Pallacanestro Cercola, mentre all’epoca dei fatti del 2011 a presiedere Insieme per Cercola c’era Alfredo Tammaro, nipote del sindaco e consigliere comunale del PDL, e Mena Fusco, presidente dell’Amatori Basket, oggi Azzurra Cercola, cognata di Giuseppe D’Ambrosio, presidente del consiglio comunale del governo Tammaro in quota PDL. Ecco l’articolo del 2011 :
http://www.ilsecolonuovo.com/2011/08/31/cercola-tammaro-annuncia-revoca-bando/
L’ex sindaco Tammaro “sfidando” le forti critiche piombate sui conflitti di interessi che lo coinvolsero, tentò di applicare il regolamento comunale: prima pubblicando il bando, poi chiedendo al funzionario di revocarlo, ed infine prevedere dei singolari affidamenti diretti, in attesa del giudizio al Tar ( poi definito favorevolmente al comune nel gennaio 2014) intentato da una società sportiva locale, individuando nelle delibere di Giunta Municipale delle imprecisate società sportive ( poi si scoprirono che erano Amatori Basket, Insieme per Cercola e AP Cercola) che avrebbero dovuto gestire il Palazzetto dello Sport negli anni sportivi 2011/2012 e 2012/ 2013. Da luglio 2013, ovvero ossia dall’insediamento di Fiengo ad oggi, la gestione scellerata del Palazzetto di viale dei Palatani è nelle mani dei “soliti noti”: manco l’ombra di affidamenti diretti o gare d’appalto.
Curiosità sulla difesa legale al Tar del ricorso della Millennio contro la revoca del bando di gara per l’affidamento della gestione del palazzetto di viale dei Platani. A margine della questione, durante la lettura delle carte dell’inchiesta, è emerso un altro curioso e suggestivo fatto amministrativo. A difendere l’associazione sportiva dilettantistica Millennio, unica partecipante alla gara d’appalto, poi revocato, della gestione della struttura, fu incaricata l’avvocato Angela Aiello di Meta di Sorrento, le cronache del settore parlano anche di una vicinanza professionale della stessa all’attuale sindaco Fiengo. La Aiello a cavallo tra il 2013 ed il 2014 è risultata essere in contemporanea legale della Millennio contro il Comune – giudizio conclusosi sfavorevole alla Millennio il 15 gennaio 2014 – e avvocato difensore del Comune – determina n.853 del 24 dicembre 2014 : questione che porta all’attenzione pubblicala questione sugli affidamenti degli incarichi al comune, comportando anche delle forti riflessioni e delle concrete preoccupazioni sulla composizione e gestione della short list del Comune di Cercola.
Pagamenti ritardati delle associazioni utilizzatrici del Palazzetto di viale dei Platani, mancata revoca disposta dall’Ufficio Sport. Le determine di accertamento dell’Ufficio Sport – n. 551/2015 e 676/2015 – farebbero intendere dei ritardi di pagamenti da parte delle associazioni utilizzatrici del Palazzetto di viale dei Platani. Visto che ci troviamo al cospetto di una gestione diretta del comune di Cercola ed in assenza di una convezione con le varie società sportive non si può che applicare l’art. 8 del regolamento comunale delle strutture sportive che dispone la revoca dell’autorizzazione nel caso vengano trascorsi i 10 giorni del mese successivo senza che le società effettuino il pagamento delle ore a seconda delle tariffe fissate dalla Giunta Municipale. I dati incrociati tra ufficio finanziario e ufficio sport, in tempo reale, dovrebbero monitorare la regolarità dei pagamenti. Come mai il responsabile del procedimento Giuseppe De Rosa, dirigente della Vesuvius Project ( società satellite dell’AP Cercola ) non ha provveduto a contestare i ritardi ed applicare il regolamento? Il suo doppio ruolo di controllore/controllato è legittimo?
“Tariffe di comodo”, confezionate di concerto tra Ufficio Sport e Ufficio Tecnico Comunale. Anche le tariffe orarie, proposte dall’Ufficio Sport ed approvate dalla Giunta Municipale, raggiungono dei livelli di preoccupazioni abbastanza concreti. La tariffa oraria fino all’anno scorso era di 12€, quest’anno salita a 14€, che comparata alle 35€ applicata per l’utilizzo di un impianto simile come il Pala Woijtyla di viale Cortiello, di proprietà del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, fa aprire altre riflessioni inquietanti.
Le tariffe orarie vengono individuate da De Rosa, anche dirigente sportivo, e dall’UTC, che vanta un altro dirigente sportivo in organico, che esprime dati tecnici sui consumi delle utenze ( gas, luce ed acqua): sarà una coincidenza l’individuazione al minimo delle tariffe orarie?
Un ulteriore approfondimento della quantità di ore utilizzate dalle società sportive – poco chiara – ed i relativi pagamenti sarà oggetto di un’ulteriore inchiesta de Il Secolo Nuovo.
Pubblicità all’interno del Palazzetto dello Sport di viale dei Platani. Un altro impiccio amministrativo emerge dall’attività di pubblicità che sarebbe esercitata dall’AP Cercola, presieduta dal dipendente comunale UTC Paolo Ottaiano, la quale avrebbe installato i 50 pannelli pubblicitari presenti , attualmente, nella struttura. Noi de “Il Secolo Nuovo” abbiamo contattato l’assessore Liberato Terracciano ( delegato bilancio e tributi) e l’ufficio tributi ( ente che rilascia l’autorizzazione comunale all’espletamento del servizio pubblicità) per capire lo stato delle autorizzazioni: nessuna documentazione ci è stata esibita e nulla sarebbe a conoscenza di questi organi comunali. La richiesta sorge spontanea: chi ha autorizzato il servizio pubblicità all’AP Cercola? L’autorizzazione succitata è imposta dall’art.9 comma 3 del Regolamento Comunale Strutture Sportive, approvato nel novembre del 2010. Inoltre, è palesemente violato il comma 2 dell’art.9 del suddetto regolamento che consente agli utlizzatori del Palazzetto di effettuare pubblicità solo nelle ore agli stessi assegnati. Il sindaco Vincenzo Fiengo e il vicesindaco Luigi Di Dato, in questi giorni a far passerella al concerto di James Senes ed alla manifestazione Mister e Miss Universo 2016, hanno potuto assistere alla permanenza degli impianti anche durante questi eventi, Noi ci chiediamo: come mai Giuseppe De Rosa, responsabile del procedimento non ha ancora ordinato la rimozione degli impianti installati in violazione delle norme regolamentari comunali? Il fatto che lo stesso De Rosa sia un dirigente della Vesuvius Project , società satellite dell’AP Cercola, può condizionare l’elevazione delle contestazione ed il confezionamento del procedimento disciplinare?
Come mai l’AP Cercola non è iscritta al ruolo all’Ufficio Tributi per il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità? L’AP Cercola è in possesso di un’esenzione particolare che questa testata giornalistica e gli uffici ed assessorato ai tributi non ne sono ancora conoscenza?
In bilancio manca tanto: ormai, maggioranza ed opposizione consiliare si sono complimentati per il bilancio ordinato presentato qualche mese fa, sorvolando sui temi, anche finanziari, posti da questa testata giornalistica.
Questione amianto a ridosso della De Luca Picione, Palazzone via Don Minzioni, Centro Sportivo in via Europa, Tabelloni Abusivi, costruzioni in zone di interesse pubblico: troviamo lo stesso sistema e gli stessi personaggi, perdono le casse comunali e la credibilità istituzionale del comune di Cercola. Un periodo davvero buio per Cercola.
il direttore Gaetano Busiello
Ottimo articolo.
Purtroppo chi amministra Cercola ci espone ogni giorno ad un vero e proprio spettacolo circense. Sensi unici che vanno e vengono, divieti di accesso che spariscono e poi ricompaiono. E cosa dire dei paletti sui quali erano affissi i cartelli dei sensi unici e dei divieti revocati? Sono ancora lì a decorare le nostre belle strade.
E del capannone di eternit in via Pascoli?
Parre che ora sia tutto a posto perché dai rilievi dell’aria non risulta rilascio di fibre. PER ORA!! aggiungerei. Ma non solo si sa che anche una sola fibra d’amianto potrebbe essere mortale, ma poi ogni quando si faranno questi rilievi dell’aria? Tra altri 20 anni? Quest’anno spendiamo 20.000 euro per le luminarie per “fare festa” e poi non si trovano poco più di 40.000 per bonificare il sito incriminato. Ipocrisia genererà sempre ipocrisia.
Direttore Busiello, ci aiuti lei con i suoi articoli, perché la gente ignora troppe cose. Grazie.