Cercola (Na). – “E’ giunto il momento di staccare la spina a questo consiglio comunale irrispettoso dello Statuto Comunale e del mandato popolare “, ecco le prime impressioni rilasciate da Gaetano Busiello, direttore de Il Secolo Nuovo, a margine della presentazione di un suo ricorso, in qualità di elettore del Comune, al Tar Campania - Reg. Gen. N. 907/2017 – , notificato al Comune di Cercola il 10 marzo 2017, contro la mancata attivazione, da parte di Vincenzo Barone – presidente del consiglio comunale – del procedimento di decadenza per ben 14 consiglieri comunali, tra i quali anche il sindaco Vincenzo Fiengo, assenti per almeno tre sedute consecutive del consiglio comunale previste in prima convocazione: latitanza che determina, se non giustificata, la decadenza del consigliere comunale.
Busiello: Niente strumentalizzazioni, lasciamo stare Gaetano Filangieri. “Mi fa sorridere l’annuncio del sindaco Fiengo, proprio di questi giorni, relativo alla volontà di intitolare il Piazzale dei Platani a Gaetano Filangieri, filosofo e giurista cercolese, che ha regalato un contributo importante alla stesura della Costituzione Americana, improntata sul rispetto delle leggi e delle libertà. – afferma Gaetano Busiello. - Non posso immaginare uno scenario del genere, dove chi ha violato volontariamente la Carta Costituzionale di Cercola, ovvero lo Statuto Comunale, possa ambire a regalarsi una discutibile passerella su Gaetano Filangieri, orgoglio di un territorio e simbolo di legalità.”
Gaetano Busiello tiene a chiarire degli aspetti significativi sulla vicenda giudiziaria esponendo quanto segue: “ Lo stesso sindaco Vincenzo Fiengo, anche consigliere comunale, ammise, nel corso della seduta del consiglio dello scorso 23 gennaio 2017, che la diserzione della prima convocazione era voluta ed a suo avviso la seconda convocazione è un istituto giuridico che determina anche una funzione politica. Purtroppo l’inadeguato sindaco Fiengo, ammettendo ciò, non comprende che ricoprendo una carica pubblica, quale quella particolarmente sensibile del sindaco/consigliere comunale, subentra l’obbligo costituzionale di espletarla imparzialmente, senza che la politica condizioni le scelte e i comportamenti dell’importante figura istituzionale. – continua Busiello – Non esiste nessuna legge che consenta ai consiglieri comunali di disertare regolarmente il consiglio comunale solo per una chiara e precisa strategia di tipo politico tesa ad alterare la consistenza numerica della maggioranza uscita dal voto, evitando in modo scientifico l’obbligo perentorio di partecipazione al consiglio comunale, con annessa sanzione di decadenza, previsto dal nostro Statuto Comunale. Ora attendo con fiducia l’esito dell’istanza cautelare, auspicando che nelle prossime settimane i magistrati amministrativi indichino agli amministratori locali, a seguito anche della presentazione dell’istanza cautelare, la strada maestra per il rispetto dello Statuto. Inoltre, attendendo il giudizio dell’esito del ricorso al Tar Campania, fin d’adesso invito alla responsabilità tutti i consiglieri comunali nell’approvazione di importanti provvedimenti che tracceranno il futuro della città, quali PUC e bilancio. I miei legali, infine, stanno approfondendo gli estremi di un’eventuale ed imminente coda alla Procura della Repubblica in quanto abbiamo registrato delle ‘mancanze” nella gestione di questa vicenda, oggi anche giudiziaria. Non merita tanta attenzione nemmeno la posizione opaca del Partito Democratico e di Forza Italia, questa finta opposizione certifica in modo inequivocabile una congiuntura politica , che dura da venti anni, tesa a paralizzare lo sviluppo della città di Cercola.”
Il fatto. Tre sono i consigli comunali di prima convocazione posti sotto l’attenzione dell’elettore Gaetano Busiello: del 6 giugno 2016, del 26 luglio 2016 e del 18 ottobre 2016. Proprio in queste sedute sono mancati tra gli intervenuti, come emerge dai verbali estesi dal segretario generale, ben 14 consiglieri su 17, compreso il sindaco Fiengo. Assenza, coniugata con la mancata esibizione di giustifiche, determina una possibilità concreta della decadenza di questi 14 amministratori comunali, tra i quali il sindaco Fiengo: figura istituzionale non surrogabile e , quindi, porterebbe dritto allo scioglimento anticipato del consiglio comunale di Cercola.
Ecco quanto recita l’art.27 dello Statuto Comunale, violato da Vincenzo Barone - Presidente del Consiglio Comunale: “ DOVERI DEL CONSIGLIERE. Comma 1) I consiglieri comunali hanno il dovere di intervenire alle sedute del Consiglio e di partecipare ai lavori delle Commissioni Consiliari. Comma 2) Al consigliere che non interviene a tre sedute consecutive di prima convocazione del Consiglio, il Presidente notifica l’avviso di avvio del procedimento di decadenza, convocandolo entro dieci giorni dall’ultima assenza. Entro dieci giorni dalla notificazione , il Presidente acquisisce e verbalizza le giustificazioni rese dal consigliere comunale. Nella seduta consiliare immediatamente seguente, il Consiglio Comunale nomina una commissione presieduta dal presidente del consiglio comunale e formata da due consiglieri di maggioranza e da due consiglieri di minoranza che dovrà riunirsi entro dieci giorni per esaminare la relazione di cui al comma precedente, convocando anche in sedute successive il consigliere per raccogliere tutti gli elementi e la documentazione utile e necessaria al fine di formulare per iscritto una decisione definitiva entro trenta giorni. Tale decisione viene notificata al consigliere interessato, nonché all’intero consiglio comunale e successivamente proposta al consiglio comunale per la relativa adozione , quest’ultimo potrà decidere anche in modo difforme dalla proposta, previa apposita motivazione. Il Consiglio Comunale procede alla surroga dei consiglieri comunali decaduti con separate deliberazioni seguendo l’ordine di adozione dei relativi provvedimenti di decadenza. La procedura per la richiesta di decadenza , per i motivi di cui al comma 1, può essere avviata da qualsiasi consigliere comunale o elettore del Comune.”
Tempi duri per i 14 fannulloni cercolesi, parliamo di : 1). Il sindaco Vincenzo Fiengo; fli 8 consiglieri di maggioranza: Francesco Savino, Teresa Iorio ed Immacolata Simonetti del Centro Democratico; Salvatore Carrotta ed Antonietta del Partito Socialista Italiano; Carla Giacinto e Filomena Mollo del Movimento Democratico; Ciro Borriello di SEL. Ecco, invece, i 5 assenteisti seriali delle minoranze: Giovanni Paudice del Partito Democratico; Salvatore Calvanese di Progetto Cercola; Diego Maione, ex Movimento Democratico e i due di Forza Italia, Vincenzo Esposito ed Aniello Esposito, quest’ultimo fratellodi Giorgio, capogruppo in consiglio comunale.
Redazione Politica