Cercola (Na). – “…. sostituire tutti i pini su via Europa, lungo il confine di proprietà ( dei fabbricati in costruzione ) con alberi di impatto 8 – 10 sesti”… , ecco una delle “scioccanti” e “ drammatiche” prescrizioni contenute nell’approvazione rilasciata dalla Commissione Locale per il Paesaggio, relativa alla proposta di Autorizzazione Paesaggistica richiesta dalla Violante Costruzione, avente ad oggetto una nuova variante al Permesso a Costruire n. 17/2015 del 10 luglio 2015 per “nuove distribuzioni interne e modifiche ai prospetti” relativa alla costruzione di due megafabbricati ( una piscina semiolimpica ed un megafabbricato amministrativo ) sulla strada panoramica che collega Cercola al Parco Nazionale del Vesuvio.
Una “imprecisione” procedurale che potrebbe “scippare” al popolo vesuviano un simbolo di una terra e di una comunità, rappresentato dai pini secolari che annunciano, salendo da Cercola, l’ingresso nella meravigliosa Vvegetazione vesuviana. Nella suddetta proposta di Autorizzazione Paesaggistica approvata dalla Commssione Locale per il Paesaggio nella seduta del 14 marzo 2017 ( verbale n.05, al n.04 ), oggi al vaglio della Soprintendenza dei Beni Ambientali di Napoli, ha identificato il luogo dell’intervento edilizio in via Europa, in modo sorprendente fissa che non ricade nel Piano Territoriale Paesistico dei Comuni Vesuviani (PTP), mentre il Permesso a Costruire n. 17/2015, al quale si riferisce la variante al progetto richiesta, dispone che l’intervento è in Zona Rua, ossia una delle Zone di protezione paesaggistica nella quale è immerso l’intervento edilizio in questione. Davvero incredibile.
L’intervento in Zona Rua , relativo alla sostituzione dei pini secolari, sarebbe vietato, comunque, dal Piano Paesistico dei Comuni Vesuviano che all’art. 13 (Zona R.U.A), comma 2, dispone quanto segue: “3. Divieti e limitazioni …. E’ vietato il taglio e l’espianto di alberi di alto fusto; le essenze da espiantare a causa di affezioni fitopatologiche devono essere sostituite con le stesse essenze se non estranee al contesto paesisticocolturale. La necessità di abbattimento di piante di alto fusto per motivi di sicurezza va comunicata, per l’autorizzazione, agli uffici del Corpo Forestale dello Stato. E’ fatta eccezione per i tagli e gli espianti strettamente necessari per gli scavi e il restauro dei monumenti antichi da parte delle competenti Soprintendenze.” Si dovrà comprendere la mancata certificazione dell’intervento in zona vincolata – RUA – sia un semplice errore materiale oppure si celerebbe un fastidioso tentativo di aggirare il PTP per garantire un altro “colpo” inferto alla storia ambientale di questi territori: unici al mondo?
Fa sorridere, ancora una volta, che questo provvedimento, ossia questa incredibile scelta, sia stata “imposta” al privato dalla Commissione Locale del Paesaggio, al suo interno vanta i parenti degli assessori – arch. Concetta Marrazzo ( moglie dell’assessore/arch. Ciro Manferlotti ) e dal geometra Luigi Giacinto ( cugino dell’assessore all’urbanistica e LLPP Riccardo Meandro) -, e i riferimenti tecnici urbanisti del sindaco Vincenzo Fiengo ( ossia l’arch. Antonio Silvano) e di quello del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Barone ( parliamo dell’arch. Mario Nolo ). Naturalmente questi commissari politicizzati si son dimenticati che Fiengo ebbe in coalizione nella competizione elettorale del 2013 anche i Vedi di Francesco Borrelli: l’attuale consigliere regionale “ambientalista a singhiozzo” si incatenò , durante il governo Tammaro ( 2011 ), per difendere degli alberi dall’abbattimento necessario per creare spazio per un campo di calcetto in viale Giotto. Un altro tradimento elettorale attuato da questa maggioranza nei confronti degli elettori cercolesi.
“… l’area verde a pubblico sia portato a livello della sede stradale…”, ecco un’altra “strana” prescrizione contenuta nell’approvazione rilasciata dalla Commissione Locale per il Paesaggio relativa alla proposta di autorizzazione paesaggistica richiesta dalla Violante Costruzione. Da più parti si teme che si possa concedere un’altra possibilità al privato di creare un’altra cubatura cementizia, magari realizzando altri segmenti di parcheggio sotterraneo.
“ Togliere i pini da quella strada sarà come infierire un duro colpo alla memoria di Gaetano Filangieri, l’illustre giurista locale che ebbe i suoi natali e passò la sua infanzia proprio in quei luoghi, tra quegli alberi bellissimi…”, ecco quanto ha raccontato ai nostri taccuini un anziano signore del posto.
Il direttore Gaetano Busiello