Cercola (Na) . – “Il bilancio di previsione 2017/2019, approvato dal consiglio comunale lo scorso 28 aprile 2017, in attesa dell’esito relativo al mio ricorso presentato al Tar Campania, sarà oggetto di un esposto che presenterò ai magistrati della Procura della Repubblica di Nola, in quanto ritengo che la mancata attivazione del procedimento di decadenza per 14 consiglieri comunali assenteisti ( compreso il sindaco/consigliere Vincenzo Fiengo ) debba essere approfondita in quanto non dobbiamo correre il rischio che questo importante documento economico finanziario, approvato da soggetti che potrebbero anche risultare ”potenzialmente” già decaduti, possa far emergere dubbi sulla legittimità di questa importante guida economica finanziaria della nostra città .” Ecco quanto riferisce Gaetano Busiello, direttore de Il Secolo Nuovo, all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio Comunale di Cercola. Gaetano Busiello, lo scorso 10 marzo, in qualità di elettore del Comune di Cercola, ha presentato al Tar Campania contro un provvedimento del presidente del consiglio comunale Vincenzo Barone che ha negato la richiesta di attivazione, come da art. 27 dello Statuto Comunale di Cercola, del procedimento di decadenza per 14 consiglieri comunali, compreso il sindaco Fiengo, che si sono assentati per almeno tre sedute consecutive di prima convocazione del consiglio comunale.
“ Dalla lettura, fatta da poco, dell’ultimo verbale del consiglio comunale in cui si discusse della decadenza per i consiglieri comunali assenteisti sono emersi degli incredibili aspetti che , a mio avviso, danno forza al mio ricorso presso il Tar Campania. Il sindaco Fiengo dichiarando che lo Statuto Comunale non è adeguato , quando invece l’ultimi modifica ( comprendenti anche richiami al Testo Unico degli Enti Locali , decreto legislativo 267/2000 ) è stata apportata nel 2005, ci fa comprendere di ricorrere al Regio Decreto n. 189 del 1915 ( quindi, di 102 anni fa ) . Quindi, se invece di ricorrere al Testo Unico 267/2000 la decadenza in questione sia disciplinabile dal Regio Decreto, tanti consiglieri comunali sarebbero di fatto già decaduti, in quanto il Regio Decreto richiamato non parla di tre assenze consecutive, ma di una sola e senza giustificazione. Ad attivarla dovrebbe essere il Prefetto, secondo il Regio Decreto, segnalazione che il sottoscritto ha già reso dettagliatamente lo scorso 23 gennaio 2017, ma che nelle prossime settimane, con verbale di consiglio comunale allemani contenenti le dichiarazioni di Fiengo, ribadirò in Prefettura . Quindi, si aprono degli scenari nuovi e curiosi, anche se dobbiamo essere franchi e liberi, lo Statuto Comunale , ultima modifica apportata nel 2005, contiene l’art.27 che disciplina il procedimento di decadenza non va per nulla in contrasto con l’art.43 del Testo Unico del 2000.”
Gaetano Busiello “punta” anche le dichiarazioni del vicepresidente del consiglio comunale Teresa Iorio ( Centro Democratico – Partito del sindaco Fiengo ) che ha ribadito di stare in linea con quanto dichiarato dal sindaco Fiengo nella precedente adunata consiliare e la Iorio testualmente in consiglio comunale ha detto questo: “Non c’è bisogno di giustificare la nostre assenze, in quel caso dichiareremmo il falso, noi abbiamo concordato , è stata una scelta e ci prendiamo le conseguenze laddove questo è motivo di decadenza”.
“ L’unico caso al mondo e dintorni – spiega Busiello – in cui la maggioranza utilizza la diserzione dal consiglio comunale quale strumento di lotta politica contro se stessi, sono seriamente preoccupato per la credibilità delle istituzioni comunali, fa davvero rabbrividire ascoltare gli interventi del sindaco Fiengo e della Iorio ,senza che il presidente del consiglio comunale Vincenzo Barone espleti la doverosa attivazione del procedimento, che a seguito degli interventi di Fiengo e della Iorio, li porta dritti a casa. Un’altra vergognosa pagina è relativa al dimezzamento dei consiglieri comunali del Partito Democratico, dopo che Giovanni Paudice, vicepresidente del consiglio comunale, assenteista seriale, si è autodenunciato decaduto senza che il Presidente del Consiglio provveda alla attivazione del procedimento che porti alla surroga. Attualmente Vincenzo Barone, invece di essere imparziale come il suo ruolo impone, ha attivato una posizione politica di non considerazione della denuncia di Paudice, facendo garantire alla sua maggioranza, della quale lo stesso è azionista con due assessori ( Meandro e Donnarumma( un voto contrario in meno, come nell’ultimo bilancio, alterando, ancora una volta, la volontà popolare che ha destinato al PD due consiglieri comunali e modificando gli equilibri politici consiliari.”
“Aspetto con curiosità la costituzione per lite temeraria del sindaco Vincenzo Fiengo, contro il mio ricorso al Tar Campania che lo vede controinteressato, spero mantenga fede agli annunci lanciati dal consiglio comunale un mese fa.” Conclude Gaetano Busiello.
Redazione Politica