Napoli. - Boom di presenze, con oltre quindicimila studenti, all’esposizione “Museo della follia. Da Goya a Maradona”, alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli. Vittorio Sgarbi, curatore della mostra, conferisce l’attestato “Esploratore dell’arte nel nome della Follia” agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori in visita.
L’iniziativa, messa in campo per avvicinare i giovani all’arte, ha riscosso un notevole interessa da parte delle scuole ma ancora di più dagli studenti. Proprio per questo motivo, dopo le prime 9.000 partecipazioni di allievi di scuole elementari, medie e superiori nei primi due mesi della mostra itinerante, l’organizzazione ha prolungato l’iniziativa che ad oggi ha registrato altre 8.000 adesioni per un totale di 15.000 studenti in visita.
In questa edizione partenopea della mostra itinerante la vera grande novità, da cui ha origine il sottotitolo, è l’ingresso del mondo del calcio in quello dell’arte: il Museo della Follia include qui, tra le vite di pittori, scultori e poeti, la presenza di Diego Armando Maradona. Spiegata così da Vittorio Sgarbi: “Non esiste un capolavoro indiscusso come non esiste un genio indiscusso. Fino a Caravaggio la vita di artisti anche immensi come Leonardo o Michelangelo è inferiore all’opera. Con lui la vita diventa arte. Come in Maradona. In entrambi l’esistenza passa per un abisso che non santifica. Non è una forzatura. I volti di Caravaggio sono i ragazzi di vita, delle strade, delle periferie dell’umanità. Le sue opere mostrano al contempo dolore e divino, luce e buio, peccato e redenzione. Maradona è il Caravaggio del Novecento. E io lo porto in un museo.”
La mostra itinerante – a cura di Vittorio Sgarbi, realizzata da Cesare Inzerillo, Giovanni Lettini, Stefano Morelli e Sara Pallavicini – si snoda in un percorso eterogeneo di oltre 200 opere tra dipinti, fotografie, sculture, oggetti e istallazioni multimediali sul tema della follia. Il Museo della Follia è un progetto di Contemplazioni S.r.l., promosso dall’Associazione culturale Radicinnoviamoci, da Fenice Company Ideas e da Ticket 24.