Utilizzo PalaCercola, imbarazzanti ringraziamenti al sindaco Fiengo dalla società che ha tentato la mandrakata per la gara della Cittadella Sportiva di Caravita

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Cercola (Na). “Sono infatti iniziati i lavori che riguardano la sistemazione del PalaVesuvio in vista delle Universiadi, e da ieri pomeriggio tutto il gruppo allenato da coach Molino si è trasferito nell’impianto di Cercola per le proprie sessioni di allenamento. In riferimento a questa soluzione la dirigenza della Dike Basket esprime il proprio ringraziamento per la concreta disponibilità dimostrata dal Commissario Straordinario delle Universiadi, l’ingegnere Gianluca Basile, ed il sindaco di Cercola, l’avvocato Vincenzo Fiengo.” Ecco quanto apparso in questi giorni sul sito ufficiale della Dike Basket Napoli, squadra femminile partecipante al campionato di serie A1.

Il dato inquietante che fa riflettere è riferito al fatto che la stessa Dike Napoli Basket, in ATI con la società Sport e Markenting s.r.l. , appena lo scorso 25 ottobre 2018 (determina dirigenziale n.846/2018) è stata esclusa dal bando di gara della cittadella sportiva di Caravita per diversi motivi, ma il più grave è espresso dal Responsabile Unico del procedimento amministrativo incaricato a “sorvegliare” la gara di appalto: l’Associazione Temporanea d’Impresa  Dike Basket Napoli Sud A.r.l. /Sport e Marketing s.r.l. ha, addirittura, presentato dichiarazione mendace in sede di produzione di attestato rilasciato dalla Federazione Italiana Pallacanestro, relativamente ai tre anni di gestione richiesti per concorrere all’aggiudicazione in concessione della Cittadella Sportiva di Caravita, violando di fatto l’art.80 del Codice degli Appalti. Una mandrakata finita male, scoperta dai commissari di gara che hanno prontamente invitato l’Amministrazione Comunale a segnalare le irregolarità  all’ANAC ed alla Procura della Repubblica.

Alla luce di quel che accaduto nel percorso di gara chi vi scrive si chiede: il sindaco Fiengo, l’assessore agli affari legali Liberato Terracciano ed il funzionario delegato hanno provveduto a trasmettere gli atti alle autorità competenti? Inoltre, come risulta possibile che il sindaco Fiengo consenta a chi ha violato deliberatamente la legge a Cercola ,  a lavori iniziati anche nel Palazzetto di Cercola per le Universiadi,  di ospitare l’infedele Dike Basket, rischiando di fatto con l’occupazione quotidiana del Palazzetto di allungare anche i tempi di consegna degli impianti da parte delle ditte che stanno eseguendo i lavori ? Infine, al momento dell’invio della lettera al sindaco del Comune di Cercola ed al Coni Regionale , relativamente alla richiesta di  risoluzione della mancanza di impianti disponibili,   Gianluca Basile,  Presidente dell’ARU, l’Agenzia Regionale per le Universiadi,  era a conoscenza o meno di quanto accaduto a Cercola , relativamente alle attività di gara? Tutti interrogativi che proiettano in una zona grigia la gestione degli impianti sportivi di Cercola e preoccupa non poco la futura gestione delle Universiadi sul territorio.

a cura del direttore Gaetano Busiello

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