Intrigo forni crematori. La moglie del capogruppo di Forza Italia a Cercola eletta dal PD San Sebastiano al V. nella Commissione per il Paesaggio. Imbarazzo per il mancato esposto

Cimitero Consortile Massa di Somma

Cimitero Consortile Massa di Somma

Cercola (Na). – La “nomina” nella commissione del paesaggio, da parte del Partito Democratico di San Sebastiano al Vesuvio,  dell’architetto Anna Maria Roffo, moglie del geometra Giorgio Esposito, attuale  capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Cercola,  sta mettendo in imbarazzo non solo il centrodestra locale, ma l’intera opposizione cercolese.

Nel momento in cui iniziò a diffondersi il malcontento della popolazione locale,  relativamente alla delibera del CDA del cimitero consortile che stabilì la presunta illegittimità della previsione dei sei forni crematori nel cimitero di Massa di Somma,  lo scorso 16 novembre 2018  durante la seduta del consiglio comunale si nominarono con voto ponderato dei consiglieri comunali i   5 componenti della Commissione Locale per il Paesaggio, tra i quali anche la Roffo: quest’ultima conquistò i voti utili che facevano capo al vicesindaco Giuseppe Panico, uomo del PD abbastanza forte anche in sede provinciale, molto vicino al Governatore De Luca. Nella primavera del 2017 il Partito Democratico presentò per la prima volta il simbolo nella competizione comunale, sostenendo l’attuale sindaco Salvatore Sannino che la spuntò nei confronti di Gennaro Manzo. Quindi, la connotazione politica dell’attuale maggioranza consiliare sansebastianese è molto spiccata: ecco perchè gli addetti ai lavori si stupiscono che negli eletti del PD nella Commissione per il Paesaggio ci sia la berlusconiana Roffo, anche molto attiva nelle campagne elettorali del marito Giorgio Esposito.    .

I fatti amministrativi  accadevano nel  mentre per un mese mezzo, a partire dallo scorso novembre, si discuteva inutilmente  nelle stanze della politica cercolese l’opportunità di presentare un esposto in Procura per le presunte e gravi violazioni di leggi che avrebbero accompagnato la procedura amministrativa dei sei forni crematori,  determinando un probabile impatto ambientale devastante sul territorio, con un aumento dei rischi di cancro ed un probabile crollo della valutazione degli immobili, nonchè un danno enorme ai ristoratori e panificatori locali, eccellenze imprenditoriale del vesuviano.

L’opposizione cercolese è stata letteralmente lezionata sulla difesa del territorio e degli interessi dei propri cittadini dal leader dell’opposizione  in consiglio comunale a San Sebastiano al Vesuivio Gennaro Manzo, referente Lega di Salvini, che il 12 dicembre presentò un esposto sul caso Forni Crematori alla Stazione dei Carabinieri di Torre del Greco, mentre una settimana dopo i consiglieri di opposizione di Massa di Somma,   Salvatore Esposito e Vincenzo Boccarusso,  lo presentarono alla Tenenza dei Carabinieri di Cercola. Dall’opposizione cercolese nessun esposto è arrivato alle autorità competenti.

Il PD Cercola vive un altro imbarazzo determinato dal legame politico che unisce il consigliere comunale Antonio Tammaro con i sindaci del PD del Consorzio Cimiteriale, Gioacchino Madonna sindaco di Massa di Somma e Salvatore Sannino sindaco di San Sebastiano al Vesuvio,   tesserati e militanti del partito di Renzi, inoltre, lo stesso Tammaro vive l’imbarazzo che a capo dei Revisori dei Conti  del Consorzio Cimiteriale ci sia la cugina Rosalia Tammaro, quest’ultima candidata al consiglio comunale di Cercola nel PD: della stessa, già consulente tributaria del comune di Cercola in quest’era Fiengo, non sono ancora – a qualche anno dalla nomina – pubblicate le obbligatorie di dichiarazioni di insussistenza della cause di incompatibilità ed inconferibilità dell’incarico.

Ad incassare una figura magrissima è Il Movimento Cinque Stelle Cercola, l’unico rappresentato in consiglio comunale dei tre comuni del cimitero consortile, che fuori dal consiglio comunale erano pronti a giurare guerra alle illegalità  ed oggi si sono allineati alle posizioni “pacifiste” di Forza Italia e PD. Sarà un caso che Giovanni Rinaldi , appena sette anni fa, era un candidato di Luigi Di Dato nelle liste socialiste?

il direttore Gaetano Busiello

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