Cercola. Colata di cemento sulla Zona Rossa, l’on. Carmen Di Lauro (M5S) interroga il Governo per verificare la legittimità dei palazzoni costruiti in via Europa

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Cercola (Na) – Arriva in Parlamento la questione sui presunti abusi edilizi del megacentro sportivo Magma Wellness:  la deputata Carmen Di Lauro del Movimento Cinque Stelle, cofirmata dall‘on.Luigi Iovino,  ha presentato lo scorso 11 giugno una interrogazione  al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell’interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per far luce sulle vicende controverse che hanno accompagnato la nascita di questo impianto – nato ad interesse pubblico, oggi diventato privato – , relativamente al piano della legalità e delle procedure amministrative, nonché a salvaguardia dei residenti a rischio eruzione del Vesuvio e della tutela del paesaggio.

” Nel Comune di Cercola,  – ha cosi dichiarato in un post su Facebook l’onorevole Carmen Di Lauro (M5S) a ridosso del Vesuvio, sono stati costruiti e si stanno costruendo migliaia di metri cubi di cemento, celebrati in pompa magna dal Governatore De Luca e vari sindaci del Partito Democratico della zona con una recente inaugurazione di un plesso sportivo che a breve sarà affiancato da varie attività commerciali. Tutto ciò, come tra l’altro denunciato da testate giornalistiche locali e da nostri attivisti, potrebbe essere stato autorizzato irregolarmente e in violazione a tutti i vincoli a cui è sottoposto questo territorio già martoriato da decenni di abusivismo sfrenato. Abbiamo depositato un’interrogazione al governo per fare luce sulla vicenda e richiedere un intervento tempestivo. Il rispetto dell’ambiente è una questione seria, su cui non possiamo permetterci di fare sconti a nessuno. Continueremo a monitorare l’evoluzione della situazione fino a quando non avremo risposte certe e chiare.”

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Di seguito il testo integrale della interrogazione parlamentare.

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00777 CAMERA
Stampato il 14/06/2019 Pagina 2 di 3
TESTO ATTO
Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-00777
presentato da
DI LAURO Carmen
testo di
Martedì 11 giugno 2019, seduta n. 188

DI LAURO e IOVINO. Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell’interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:   nel mese di febbraio 2019 si è inaugurato a Cercola (NA), nella zona rossa del Vesuvio, parte del Centro Magma Wellness, costruito dalla Violante Costruzioni s.r.l.;   il Centro Magma Wellness potrebbe essere stato autorizzato a costruire su basi irregolari, come denunciato dal quotidiano Il Secolo Nuovo;   il permesso a costruire 12 del 10 luglio 2015, rilasciato dall’ufficio tecnico comunale alla Violante Costruzioni s.r.l. ha autorizzato la costruzione in zona C1 del vigente piano regolatore generale – zona di esclusivo interesse pubblico – due fabbricati: edificio A, attività amministrativa ed edificio B, attività sportiva, entrambi riconducibili alle destinazioni fissate dalla cat. 5L articolo 5 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale;   il piano territoriale paesistico dei comuni vesuviani include la zona d’intervento in zona Rua (recupero urbanistico ambientale), ove trova applicazione l’articolo 5 del Ptp: «Negli strumenti di pianificazione e di attuazione della pianificazione dovranno essere individuati suoli ed edifici esistenti di proprietà comunale da destinare, previo recupero, ad attrezzature pubbliche per il rispetto degli standards urbanistici ai sensi delle leggi statali e regionali. Qualora detti immobili non risultino idonei alla destinazione programmata possono essere individuati suoli o edifici privati da destinare a tale scopo. Gli interventi da realizzare, in dette aree dovranno, comunque, tener conto dei criteri di tutela paesistica (rispetto dei punti di vista panoramici; rispetto della geomorfologia del terreno; divieto di terrazzamenti)»;   non risulterebbe che l’amministrazione comunale abbia operato la ricognizione dei suoli di sua proprietà per prevenire il consumo del suolo, in particolare non sarebbero state considerate le proposte della Fipav Campania, ente gestore della cittadella sportiva di Caravita in convenzione con il comune stesso, volte a prevedere migliorie che in seguito sarebbero rimaste nella proprietà del comune, arricchendo l’offerta sportiva;   non si sarebbe tenuto conto del divieto fissato dal Ptp dei comuni vesuviani sul rispetto dei punti di vista panoramici, della geomorfologia del terreno e del divieto di terrazzamenti;   uno dei proprietari della società, Ciro Violante, a Radio Crc Italia ha dichiarato che affianco alla piscina e alle palestre si stanno costruendo strutture che ospiteranno bar, ristoranti, scuola internazionale di inglese, parrucchiere, sportelli bancari e altro, cioè attività commerciali e terziarie, contrariamente a quanto previsto dai vincoli del Pgr che descrivono la zona come di esclusivo interesse pubblico;+
nella categoria 5L dell’articolo 5 delle norme tecniche di attuazione del Pgr si prevedono destinazioni di attività amministrative: servizi postali e telefonici, servizi comunali e della protezione civile, servizi finanziari, giudiziari, militari e per la pubblica sicurezza, ove per servizi finanziari, non rientravano sedi di privati ma solo attività finanziarie riconducibili ad enti dello Stato, quali Ministero dell’economia e delle finanze;   lo statuto del comune di Cercola (articolo 13, comma J), nonché le norme tecniche di attuazione del Prg (articolo 58), prevedono la partecipazione del consiglio comunale nella previsione dell’interesse pubblico e nel successivo controllo, mentre ciò non sarebbe avvenuto per la costruzione in questione e per la stipula della successiva convenzione;   recentemente l’ex sindaco di Cercola Ciro Maglione ha denunciato il mancato adeguamento del Pgr alla legge regionale della Campania n. 10 del 2013, dichiarando che il rilascio di ulteriori permessi a costruire sarebbe illegittimo –:   di quali elementi disponga il Governo in relazione alla vicenda di cui in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere al riguardo, alla luce della circostanza che il centro in questione è situato in «zona rossa» per quanto attiene alla pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico e in un’area contigua al parco nazionale del Vesuvio;   se intenda adottare iniziative normative per rafforzare la disciplina in materia di abusi edilizi con particolare riguardo ad aree fortemente critiche come quella richiamata in premessa.

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