Sant’Anastasia (Na) – “Le notizie che arrivano dalla Procura di Nola non sono per nulla rassicuranti. Rinnovo l’invito a tutti i consiglieri comunali di rassegnare le dimissioni e traghettare le istituzioni comunali verso un libero espletamento delle azioni amministrative, lontano dalle attività giudiziarie. Non si può in alcun modo inquinare il libero svolgimento della vita democratica della città di Sant’Anastasia, oggi chi è inchiodato alle poltrone non dfa il bene della comunità anastasiana. Siamo degli osservati speciali, rappresentiamo il popolo che vuole chiarezza e non sospetti, tanti figli di questo popolo sono increduli alle notizie che stanno circolando sulla concorsopoli vesuviana. E’ giunta l’ora di fermarci e riflettere, ma fuori dal Palazzo di Città. Ora è il momento delle responsabilità che noi eletti non possiamo sfuggire, facciamo respirare la nostra città.” Ecco quanto sostenuto ai nostri taccuini da Mario Gifuni, presidente della Commssione Consiliare Trasparenza al Comune di Sant’Anastasia. Poche ore fa si è diffusa la notizia, non del tutto incoraggiante, che racconta di un’altra presunta vittima della compravendita del posto al comune, riscontrata su nuove intercettazioni e nuove prove, al vaglio della Procura della Repubblica di Nola che determina l’aggravamento del quadro accusatorio dei quattro arrestati ( il sindaco di Sant’Anastasia Raffaele Abete, il segretario comunale Egizio Lombardi, il rappresentante legale della società che ha gestito i concorsi e del consigliere comunale Pasquale Iorio ) nell’ambito del presunto mercimonio dei posti nei concorsi pubblici al comune di Sant’Anastasia: infatti, sono scattate nuove ordinanze cautelari , notificate in carcere che renderà, di fatto, improduttivo, ai fini delle scarcerazioni, l’esito del riesame previsto in questa settimana per gli amministratori comunali anastasiani.
Mario Gifuni è stato candidato sindaco alle scorse comunali per il fronte sovranista, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia, proprio nella scorsa campagna elettorale, in tempi non sospetti, ebbe il coraggio di denunciare le strane attività che si stavano realizzando sul fronte dei concorsi comunali. Gifuni chiese anche la sospensione dei concorsi. Mentre il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone presentò un’interrogazione al Ministro degli Interni con la quale anticipò drammaticamente il disastro giudiziario che si sta abbattendo su Sant’Anastasia ed i vari comuni coinvolti, tra i quali Cercola e Pimonte.
a cura di Sergio Scalzo