Cercola. Aree interesse pubblico, la sentenza del Tar colpisce anche l’immobile dell’assessore Luigi Di Dato, rischio abuso edilizio

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Cercola (Na) - Le posizioni istituzionali del sindaco Vincenzo Fiengo e dell’assessore alla Polizia Municipale ed Ambiente Luigi Di Dato sono messe in serio imbarazzo sul tema delle presunte speculazioni edilizie che sarebbero in atto nelle aree ad interesse pubblico:  alla luce della storica sentenza N. 06432 del 28 dicembre 2020 del Tar Campania che chiarisce in modo inequivocabile e definitivo quali destinazioni sono legittime.  Emergono alcuni immobili “sensibili” in due fabbricati (C4) “colpiti” indirettamente dagli effetti della sentenza, di cui   uno (via Cavour) sarebbe  riconducibile direttamente all’assessore Luigi Di Dato ed un altro (Viale dei Platani) occupato, presumibilmente risulterebbero anche proprietari,  da familiari diretti del sindaco Vincenzo Fiengo. L’opacità e la doppiezza dell’attuale amministrazione comunale furoreggia in questo caso: da un lato si oppone al Tar   per le destinazioni richieste dalla Violante Costruzione s.r.l., dall’altro non tocca le destinazioni richieste e bocciate dal Tar Campania su tutto il territorio, in particolare quelle riconducibili anche ai vertici del potere politico locale.

Il Tar Campania ha pubblicato la sentenza il 28 dicembre chiarendo questa disposizione : “studi professionali, sedi di società commerciali, istituti, fondazioni e simili  rientrano nella categoria terziario – commerciale.” Quindi, le destinazioni che assolvano all’obbligo derivante dalle norme tecniche di attuazione al vigente  Piano Regolatore Generale per la categoria  servizi finanziari, questo era il caso specifico promosso dalla Violante Costruzioni s.r.l., come chiarito anche dal redattore capo Gasparrini, rientrano nei  servizi di pubblica amministrazione: quali Agenzia delle Entrate, Ministero del Tesoro, Protezione Civile ed altre amministrazioni pubbliche, neanche gli istituti bancari entrano in questa destinazione, essendo private.

EFFETTI SENTENZA TAR SU IMMOBILE VIA CAVOUR, PROPRIETA’ RICONDUCIBILE ALL’ASSESSORE LUIGI DI DATO. Il fabbricato costruito in viale Cavour , zona Censi dell’Arco, nei dintorni anche del famigerato, urbanisticamente parlando, Centro Magma Wellness, rientrante nell’area ad interesse pubblico C4  fissata dal PRG e riconducibile all’ex sindaco Luigi Di Dato potrebbe essere colpito da provvedimenti amministrativi seri in quanto sia sul fronte delle destinazioni urbanistiche ed anche sull’origine del  Permesso di Costruzione emergerebbero delle evidenti criticità. Nell’ottobre  2005 viene rilasciata dal comune di Cercola alla Rosanto s.rl. un permesso a costruire per un immobile destinato a quattro studi medici generici e due studi professionali. Il terreno su cui sorge l’edificio era di proprietà di Luigi Di Dato,  che poi una volta edificato il fabbricato si intestava, in comproprietà con un congiunto,   tutto il primo piano dello stesso. Anche valutando le ultime decisione dei giudici amministrativi campani gli studi professionali e gli studi medici rientrano nel terziario commerciale, anche il laboratorio dentistico, chiesto in variante successivamente dalla Rosanto s.r.l.  , e soggetto ad avvio di procedimento di rigetto di tale DIA nel 2011 attivato  dallo stesso UTC comunale non rientra nelle destinazioni di interesse pubblico. L’edificio , inoltre, di via Cavour cade nel perimetro protetto dal Pano Paesistico dei Comuni Vesuviani, in zona RUA, dove sono ammesse le nuove edificazione esclusivamente solo le attrezzatture pubbliche, non è previsto il 30% di terziario commerciale. Visato che ricade in  un’area C4 (al 70%ad interesse pubblico della superficie lorda di pavimento)  , in zona Rua , chi vi scrive si chiede come si  potuta superare la  disposizione nazionale? La posizione di Luigi DI Dato vacilla, risultato indagato dalla Tenenza dei Carabinieri locale, per conto della Procura della Repubblica di Nola,  su questa questione del presunto abuso edilizio  nel 2011, per conto della Procura della Repubblica di Nola,, ma ad oggi non si conoscono gli esiti di tali indagini. Nel frattempo, in tutti questi anni di criticità che ha sofferto il Permesso di  Costruzione  in esame Di Dato, comunque,  è stato presidente del consiglio comunale da ottobre 2005 al 2007, poi consigliere comunale di opposizione negli anni dei governi Tammaro, vicesindaco con delega anche alla Polizia Municipale dal 2013 al 2018, poi nel 2019 prima consigliere comunale e di nuovo assessore alla Polizia Municipale fino ad oggi. Davvero curioso che chi  (Polizia Municipale) avrebbe dovuto occuparsi di verificare la legittimità di quel permesso a costruire  dal 2013 uno dei proprietari di quell’immobile  è il suo capo amministrativo politico.

 

 

EFFETTI SENTENZA TAR SU FABBRICATO DI VIALE DEI PLATANI. Anche la posizione del sindaco Vincenzo Fiengo vive un serio imbarazzo, oltre che per le  concessioni edilizie che beffano l’interesse pubblico che si sono rilasciate e si stanno rilasciando sotto il suo Governo Comunale, anche per   il fabbricato posto al centro della Lottizzazione Carafa, destinato dalla concessione edilizia rilasciata ad ospitare attività di servizi finanziari ( Agenzia delle Entrate, Ministero Finanze e Tesoro, Protezione Civile e di supporto a tuttte le pubbliche amministrazioni ) si nota un vero centro commerciale con diversi bar, ristoranti, paninoteche, panifici, centri estetici e studi professionali, nulla riconducibile alla destinazione fissata in cooncessione edilizia. Lo storico non intervento del sindaco nel  valutare tali criticità si arricchisce di una curiosità notevole: dei suoi familiari diretti occuperebbero un immobile, presumibilmente risulterebbero anche proprietari, proprio all’interno di quel discusso fabbricato.

Naturalmente tutte le concessioni edilizie nelle aree ad interesse pubblio alla luce della sentenza del Tar Campania sono messe in serio pericolo: in particolare quelle destinate a servizi finanziari, poi “scherzate” in DIA e SCIA.

a cura del direttore Gaetano Busiello

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