14 luglio, la presa della Bastiglia. La Storia che cambiò…

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Il 14 luglio luglio 1789, la prigione della Bastiglia fu presa d’assalto da una folla inferocita: un avvenimento che in seguito diventò simbolico, che consentì la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino nell’agosto dello stesso anno. Un documento scritto che sancisce le libertà fondamentali e principi come l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, che sono stati poi riportati nelle altre Costituzioni, compresa quella italiana.

Oltre a questi principi, però, è cambiato senza saperlo anche il vocabolario della popolazione mondiale, soprattutto europea:

Chiamiamo “giacobino” un individuo con idee radicalmente rivoluzionarie o estremiste; consideriamo un “club” o un “direttorio” come un circolo di potenti o politici le cui decisioni sono prese da pochi, indipendentemente dall’opinione degli altri; e infine, tutti noi ci consideriamo cittadini e non sudditi.

L’antico regime era l’espressione in cui si indicava la società prima della Rivoluzione. Era un sistema basato sul potere assoluto e sui privilegi riservati solo alla nobiltà e alla Chiesa. Inoltre, il regime era basato sul feudalesimo, un sistema che non prevedeva l’uguaglianza tra i cittadini.

Durante la Rivoluzione francese inoltre, la popolazione ebbe ben cura a definirsi “cittadino”: fu un fatto rivoluzionario, perché non solo il termine eliminò qualsiasi titolo nobiliare e carica onorifica, ma anche perché sostituì la parola “suddito”, che indicava la sottomissione di ogni francese al potere assoluto della monarchia.

I club, invece, erano organizzazioni tipiche della Rivoluzione, precursori dei nostri attuali partiti politici: si ispiravano alle loro origini, generalmente da ex conventi parigini.

Anche l’origine di destra e sinistra viene dalla Rivoluzione: durante le riunioni dei francesi, infatti, i nobili e il clero erano alla destra del re, posizione considerata più prestigiosa; alla sua sinistra invece, presiedeva il Terzo Stato. Successivamente nelle assemblee rivoluzionarie continuarono a posizionarsi a destra i più moderati e i più conservatori, mentre a sinistra c’erano i progressisti e i radicali.

E infine, la nascita della bandiera: la Rivoluzione fu una combinazione di bianco rosso e blu, che rappresentava i nuovi “vessilli” che si opponevano al tradizionale emblema della monarchia. Tre erano i colori perché tre erano gli obiettivi della Rivoluzione: libertà, uguaglianza e fratellanza.

 

a cura di Luisa Ramaglia

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