Ciò che si sta verificando a Cuba in questi giorni è una delle più grandi manifestazioni antigovernative che il paese ricordi, in rivolta da giorni, in tanti sono scesi in strada a protestare contro il governo comunista, a causa della crisi economica aggravata con l’aumento dei prezzi, carenza di cibo e alimentata anche dall’emergenza covid. Il popolo in rivolta sta chiedendo diritti contro la dittatura, la repressione, che con l’emergenza della pandemia la situazione è solo peggiorata. Le rivolte si sono mosse nelle città dell’isola caraibica e in modo particolare all’Avana, hanno causato l’arresto e la sparizione di centinaia di persone e anche di giornalisti a cui è stato impedito di fare il proprio lavoro.
“Abbasso la dittatura” urlano i manifestanti cubani che hanno bloccato le strade; le autorità e il presidente Miguel Diaz-Canel sono convinti che dietro le proteste ci siano gli USA, accusati di orchestrare un complotto guidato dai social media e per questo motivo è stata interrotta la connessione internet a Cuba. Ma non si è fatta attendere la risposta del presidente Joe Biden, che esprime piena solidarietà per il popolo cubano, elogiandolo di lottare per i propri diritti e invitando il governo cubano ad ascoltare il suo popolo.
Interviene anche la Russia, storica alleata di Cuba, che si oppone alle interferenze dall’estero negli affari cubani.
Intanto i cubani stanno chiedendo di essere tutelati dal covid, dalla fame ma soprattutto chiedono la fine della dittatura e un aiuto internazionale.
Di Claudia Esposito