Doomscrolling è un neologismo inglese che indica la tendenza a cercare ossessivamente cattive notizie online, scorrendo sullo schermo del nostro cellulare, tablet o per informarci dei guai che avvengono nel mondo. Un’abitudine che si è diffusa ancora di più durante il covid e che ha colpito maggiormente le persone già affette da ansia e depressione: a causa del cosiddetto “bias di conferma”, cioè la tendenza fare solo ciò che è in accordo con il nostro pensiero, chi soffre di questi disturbi generalmente cerca notizie che confermano la loro visione negativa del mondo e della vita. E la pandemia di certo non ha aiutato le persone a lasciare questa cattiva abitudine.
Questa è una pratica tipicamente umana: siamo curiosi, e proprio come accade quando passiamo davanti ad un incidente stradale e rallentiamo per vedere cosa sia successo, così avviene quando scorriamo le notizie sul telefonino. Appena ci imbattiamo in un titolo ad effetto creato solo per ottenere clic (in inglese clickbait), ci fermiamo a leggerlo.
Il primo passo per smettere è, come per tutte le dipendenze, riconoscere l’esistenza del problema: sapendo che si sta cercando cattive notizie online, si può smettere e andare avanti con qualcos’altro. In effetti, quando si è tentati di prendere il telefono, si dovrebbe provare a sostituirlo con qualcos’altro, leggendo, cucinando o facendo esercizio.
a cura di Luisa Ramaglia