Stanno per arrivare le serate migliori per osservare le più note e spettacolari stelle cadenti dell’anno: le Perseidi (da non confondere con le stelle vere e proprie). Si tratta di polveri minuscole che entrano nell’atmosfera della Terra a decine di migliaia di chilometri orari e sviluppano per attrito una scia luminosa che illumina il cielo. Il granellino in arrivo verso il nostro pianeta viene chiamato dagli scienziati meteoroide, mentre la scia di luce è la meteora, quella che popolarmente viene detta stella cadente.
In realtà la possibilità di vedere una stella cadente esiste in qualsiasi notte dell’anno, ma ci sono periodi in cui si verificano gli sciami (piogge) e se ne vedono molte più della media. Questo dipende dal fatto che in quelle notti la Terra, orbitando attorno al Sole, attraversa una regione di spazio in cui queste particelle sono addensate, in genere perché lasciate giù da una cometa. Le Perseidi in particolare sono associati alle polveri della cometa 109P/Swift-Tuttle, che ripassa da queste parti ogni 133 anni circa. Il nome delle Perseidi deriva dal fatto che sembrano irradiarsi da un punto del cielo che si trova nella costellazione di Perseo.
Per assistere al meglio alla pioggia di meteore, trovate un luogo scuro senza troppo inquinamento luminoso, e intorno alle 22:00 iniziate a guardare verso nord-est, nella direzione in cui sta sorgendo la costellazione di Perseo. Meglio però aspettare che quest’ultima si alzi nel cielo: più sarà alta, più stelle cadenti sarà possibile vedere.
Non serve nessuno strumento: le meteore si osservano meglio a occhio nudo e si può provare a immortalarne qualcuna con una foto a lunga posa. Tra l’altro quest’anno anche la Luna è favorevole: è stata “Luna nuova” l’8 agosto, quindi nelle prossime serate il nostro satellite naturale si presenterà come una falce crescente che tramonterà poco dopo il Sole e quindi non disturberà con la sua luce.
Le notti in cui si prevedono più meteore sono quelle tra l’11 e il 13 agosto, e non quella del 10 tradizionalmente associata con San Lorenzo: rispetto a qualche secolo fa infatti, la Terra attraversa la nube di polveri delle Perseidi con qualche giorno di ritardo. In ogni caso, anche le notti precedenti e successive a queste date è possibile osservare meteore associate a questo sciame, anche se meno rispetto alle notti del picco.
a cura di Luisa Ramaglia