La dispersione scolastica è uno dei problemi che affligge di più la società italiana, difatti l’Italia è al terzo posto nell’UE per tasso di abbandono scolastico, con una maggiore percentuale nel Meridione con punte superiori al 30%.
La Campania (17,3%) risulta essere la seconda regione, dopo la Sicilia (19,4%), con livelli più alti di abbandono, un dato del 4% superiore alla media nazionale e da non sottovalutare per l’impatto che tende a ripercuotersi sul welfare.
L’abbandono scolastico tende a verificarsi sia nelle scuole primarie e sia nelle scuole secondarie, di primo e secondo grado, ma la fascia più a rischio è la secondaria superiore (tra i 15 e i 16 anni); i motivi degli abbandoni prematuri possono variare: dai disagi economici, al disinteresse stesso delle famiglie nei confronti dell’istruzione ma talvolta anche dall’insoddisfazione dell’offerta formativa messa a disposizione dalle scuole, spiegano gli esperti, favorendo così disoccupazione e aumento della criminalità.
Un dato critico peggiorato nel 2020, con la chiusura delle scuole e la didattica a distanza, in cui si è incrementato ancora di più un problema presente, come quello della povertà educativa e aumentato gli abbandoni.
Di Claudia Esposito