In America: a lexicon in fashion – ritorna il Met Gala a New York, l’evento moda più importante dell’anno.

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Il ritorno del Met Gala,  il tradizionale gala al Metropolitan Museum  di New York,  (era stato annullato nel 2020 a causa della  pandemia) è un  omaggio agli Stati Uniti, alla sua multiculturalità e al  nuovo che avanza, con quattro testimonial under 26 di lusso, la poetessa Amanda Gorman,  la stella del tennis Naomi Osaka,  la popstar Billie Eilish e tante altre figure   emergenti. Con abiti bizzarri e stravaganti, celebrities, star dello sport e della musica hanno reso omaggio agli Stati Uniti con i colori della bandiera americana, tessuti iconici come il denim, creazioni di stilisti nazionali ed espressioni del multiculturalismo. Il Met Gala, poi, tra tutti è il momento dove le star possono davvero sbizzarrirsi e esprimere loro stesse in libertà e dunque anche quest’anno i messaggi non sono mancati. Parità di genere, mondo LGBT+, politica: ne abbiamo per tutti in gusti e nel frattempo il mondo social sta ancora cercando di capire cosa abbia voluto dirci Kim Kardashian con il suo look total black a volto coperto. La modella Cara Delevigne, sempre a sostegno della parità di genere, ha voluto lanciare un messaggio ben preciso: scritta a caratteri cubitali rosso su bianco su un giubbotto antiproiettile c’è la frase “Peg the Patriarchy”. Scendendo in dettagli, “Peg the Patriarchy” è, come si può facilmente intuire, un incitamento a contrastare il patriarcato. La complessità della traduzione letterale si percepisce dalla risposta di Cara Delevingne al giornalista di Vogue, Keke Palmer, che aveva rivolto alla donna un quesito specifico in merito: “Se qualcuno non sa cosa significa, dovrà cercarlo“. Stesso discorso anche per la congresswoman Carolyn Maloney, il cui abito è un vero manifesto per la parità di genere con i colori delle suffragette (bianco, viola e oro), la scritta “Parità di diritti per le donne” e una borsa con la frase “ERA YES”, in riferimento all’Equal Rights Amendment che propone di garantire pari diritti ai cittadini senza alcuna distinzione di sesso e che ancora non è stato ratificato in tutti gli Stati. Sempre rosso su bianco al Met ha poi attirato l’attenzione anche un’altra frase, stavolta stampata sull’abito della deputata Alexandra Ocasio-Cortez. L’ex cameriera 31enne di origine portoricana, eletta per la prima volta al Congresso nel 2018 si è infatti presentata con un abito-manifesto su cui si leggeva chiaramente la scritta “Tax the rich“, “tassate i ricchi”: uno slogan tutt’altro che nuovo per lei (è stampato anche su tutto il suo merchandising ufficiale, ndr) e non causale dal momento che i democratici americani si apprestano a presentare un piano per aumentare le tasse sulle imprese al 26,5 per cento rispetto al 21% attuale. Ma non è tutto, anche la scelta del designer che lo ha realizzato è significativa: l’abito è infatti firmato da Brother Vellies, brand locale di Brooklyn fondato da Aurora James, attivista impegnata nelle lotte per la giustizia sociale e l’equità razziale.

“Ci siamo confrontate a lungo sul cosa significhi essere una donna di colore e proveniente dalla classe operaia sul red carpet del Met – ha aggiunto Alexandria Ocasio Cortez commentando il suo look -. Ci siamo dette che non potevamo solo stare al gioco, ma dovevamo sfidare le istituzioni”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A cura di Annachiara Ferranti

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