Allevamenti di cani privati e non, facciamo chiarezza a tutela degli animali.
In Italia esistono due tipi di allevamento di cani qualificati che si distinguono in due categorie : 1)professionali 2) amatoriali. Si differenziano per il numero di fattrici, l’assetto fiscale e il numero dei cuccioli. Ci sono poi le vendite internet con cucciolate casalinghe alle quali dovete stare attenti perché, spesso, altro non sono che un traffico illecito di animali a discapito dell’animale stesso. L’attività dell’allevamento dei cani e’ regolata dalla legge nr 349 /93 ” norme in materia di attività cinotecnica”. In base a questa legge l’attività di allevamento di cani e’ considerata attività imprenditoriale agricola quando : 1) i redditi sono prevalenti rispetto ad altre attività economiche non agricole svolte dallo stesso soggetto 2) l’allevamento deve avere almeno 5 fattrici ( decreto ministeriale 28 gennaio 1994). Gli allevamenti con meno di 5 fattrici si definiscono amatoriali e non professionali. Tra queste due fattispecie di allevamenti di cani troviamo un mare magnum di pseudo-allevatori che eludono la normativa e hanno redditi non dichiarati.
Se volete acquistare un cucciolo di una determinata razza e’ fondamentale richiedere la documentazione del cucciolo (dl 529/92) e sapere che l’unico pedigree valido in Italia ad oggi e’ quello dell’ENCI, Ente Nazionale Cinofilia Italiana.
E’ bene precisare che in Italia non e’ vietata la vendita di cani e gatti senza pedigree ma e’ illegale vendere un cane di razza senza pedigree, la violazione di tale obbligo fa scattare una sanzione ed e’ ILLEGALE.
Questo per tutelare gli animali dal traffico illecito e , spesso, maltrattati.
Regolamento CE nr 998 del 2003:” chiunque venda animali di razza privi di sistemi di individuazione individuale e delle certificazioni sanitarie e’ punito con la reclusione da tre mesi ad un anno e con la multa da 3000 euro fino a 15 mila euro”.
Anche chi compra il cucciolo in queste condizioni può incappare nel reato di incauto acquisto ( art 712 cp).
Fate attenzione anche a chi vende cuccioli di razza a prezzi troppo bassi.
Ribadiamo che l’unico ente che può in Italia rilasciare valido e legale pedigree e’ l’ ENCI, per cui diffidate da tutti i vari club o associazioni che vi rilascino pedigree a loro nome e dagli allevatori che ne fanno uso!
“Un cane senza pedigree emanato dall’enci non può essere considerato un cane di razza anche se morfologicamente simile.”
Tutto ciò a tutela dei nostri amici a quattro zampe. Il messaggio chiaro e forte serve contro il contrabbando e il traffico illecito dei cani.
Nel 2018, ad esempio, ci fu l’operazione chiamata Luxury dog, dove la polizia di frontiera di Rimini, coadiuvata anche dalle guardie zoofile, sgominarono una banda criminale che aveva base in Slovacchia e vendeva cuccioli con documenti falsi, per un giro di oltre un milione di euro. Molti di questi cani, morivano poco dopo la vendita per malattie, tanti sono morti durante il viaggio dalla Slovacchia in Italia , poiché stipati e privi di cibo ed acqua. Conseguì a questa ottima operazione l’arresto dei malfattori.
Ringraziamo , per le informazioni utili a questo articolo, la disponibilità di Matteo Fangarezzi delle guardie zoofile di Rimini, che tra le altre cose, partecipo’ anche all’operazione Luxury dog. Speriamo che ci sia una sempre maggiore e dettagliata legiferazione a tutela degli animali, nel frattempo, questo articolo può essere d’aiuto per un acquisto sano da allevamenti seri che hanno a cuore i nostri amici a quattro zampe.
Cristiana Zarneri