Cercola. Fumata nera per il presidente consiliare. Il sindaco Rossi attacca La Russa junior, riemerge la memoria del “Sequestro Cirillo”

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Cercola (Na) - La maggioranza di governo non ha ancora un nome da indicare , dopo un mese e mezzo, per coprire la seconda carica istituzionale al municipio, ovvero la presidenza del consiglio comunale,  e il neo eletto sindaco Biagio Rossi resta  ancora in   campagna elettorale e dimentica i fatti storici del territorio : ecco  alcuni aspetti emersi ieri sera, in un’afosissima ed improvvisata sala consiliare della Scuola De Luca PIcione di Caravita, dove si è tenuto il primo consesso civico per la nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Biagio Rossi.

“Scheda bianca, scheda bianca, scheda…. ” ecco il risultato della votazione per la presidenza consiliare che  ha comunicato Santolo Esposito, consigliere anziano, chiamato a presiedere la prima adunanza consiliare. Un discutibile   risultato  per la “Coalizione Arcobaleno” che vive un inciampo politico che potrebbe minare gli equilibri dell’area di governo comunale. A lasciare le penne potrebbe essere il Movimento Cinque Stelle, già fatto fuori da Rossi in  Giunta Municipale, dopo che il sindaco ha utilizzato il simbolo del M5S in campagna elettorale perchè era l’unico segno che poteva fregare gli elettori  rispetto ad un cambiamento col passato. Tutti i partiti della “Coalizione  Arcobaleno” sono rappresentati  nell’esecutivo comunale, mentre si parla di incarico a tempo, 2 anni e mezzo per cadauno, tra Angelo Visone (M5S) e Salvatore Grillo (Liberi e Forti), mentre il mandato quinquiennale se l’è beccato Free Cercola con Caterina Manzo nel ruolo di assessore,  fatto politico che ha consentito al sindaco Rossi di proiettare in consiglio comunale un suo storico  fedelissimo, tale Fabio Miracolo. Quindi, senza nessun criterio e logica politica il sindaco Rossi piazza e spiazza i suoi portatori di voti.

LO STRANO ATTACCO DEL SINDACO BAIGIO ROSSI AL FIGLIO DEL PRESIDENTE DEL SENATO  LA RUSSA. UN BOOMERANG CULTURALE CHE LO INVESTE SUI FATTI DI SANGUE DEL SEQUESTRO CIRILLO. Il colpo di teatro era dietro l’angolo. “La giacca bianca - il sindaco Rossi ha così commentato del suo outfit nel corso della seduta consiliare - è un segnale che tutti noi uomini dovremmo dare alla società affinchè i nostri vestiti non si possano mai sporcare del sangue della violenza sulle donne. E’ un gesto simbolico, ma in un  momento  come quello che stiamo vivendo, dove anche il figlio del presidente del senato (Figlio di Ignazio La Russa – Fratelli d’Italia )  ha avuto problemi in quel senso….” . Il solito commento populista del Rossi che mira a guardare la pagliuzza nell’occhio del nemico politico senza notare  la trave conficcata negli occhi dei suoi familiari e padrini politici. Strumentalizzando in modo imbarazzante  la triste vicenda del figlio di Ignazio La Russa -  – chiariamo, da condannare se fosse riscontrata in via giudiziaria la violenza sulla ragazza – il Rossi dimentica che i suoi sostenitori in consiglio comunale – Angelo Visone -  e la batteria di parlamentari, accorsi a sostenerlo in campagna elettorale,  tra i quali il deputato  Carmela Auriemma e Roberto Fico,  sono del Movimento Cinque Stelle:  il figlio del fondatore e dominus  del M5S è rinviato a giudizio per le stesse accuse rivolte a La Russa junior, il sindaco Rossi non ne fa volutamente menzione, architettando inopportunamente una polemica distrattiva dal contesto politico consiliare. Si necessita di precisare il fatto di chi ha dato lezione di lotta alla violenza sono i parenti diretti – nipote il sindaco e figlia consigliere comunale – di Pasquale Aprea, delegato di lista di Uniamoci per Cercola, la lista supervotata alle scorse elezioni. Stratega politico e vero mentale coach dei parenti in amministrazione comunale che fu coinvolto, insieme alla moglie,  in qualità di ex brigatisti rossi, nel sequestro Cirillo, il vecchietto fu detenuto “sotto sequestro” per 81 giorni nella propria abitazione sul Corso Riccardi. Chi uomo delle istituzioni comunali garantirà  la memoria storica del  sangue  versato  dai due assassinati,  il poliziotto di scorta Luigi Carbone e l’autista di Cirillo Mario Cancello, oltre a quello del  gambizzato segretario personale Fiorillo, vittime dell’agguato delle Br che poi condussero l’ex assessore democristiano al covo del corso Riccardi a Cercola?

BIAGIO ROSSI SI DICHIARA  COMPETENTE AL BILANCIO, PERO’ VOTO’ L’IRREGOLARE MAXI AUMENTO DELLA TARI NEL 2019. Non manca  l’orgoglio  e la determinazione al sindaco Biagio Rossi, mentre mostra  lacune sulla storia del territorio e i conti al municipio. Rossi, ieri sera, ha tenuto a precisare in consiglio comunale che la delega al bilancio se l’è trattenuta lo stesso perchè si reputa un competente: non ci risultano lauree e competenze specifiche nel curriculum di Rossi. La sua esperienza amministrativa traccia una debolezza, anche non troppo lontana nel tempo, quella del voto positivo al piano economico e finanziario Tari del 2019, era a sostegno in maggioranza del sindaco Vincenzo Fiengo, che ha previsto un maxi aumento  della Tari per i cittadini di Cercola a seguito di errori di calcolo effettuati dall’allora responsabile di servizio ecologia Giuseppe De Rosa (aggiunse 400.000 euro in più ai costi di gestione), De Rosa  oggi in luna di miele in qualità di dirigente a Giugliano in Campania. Il competente Rossi all’epoca o era distratto oppure non aveva di già  il suggeritore a distanza di adesso pronto anche ad occupare spazio nelle nuove nomine sul fronte degli incarichi tecnici al comune? Come sempre la storia, un pò indigesta al Rossi, chiarirà la vicenda.

 

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