San Sebastiano al Vesuvio (Na). – “Stiamo per chiudere i battenti, dopo 23 anni di onorato servizio, l’associazione di protezione civile “Save Me”, che per due decenni ha soostituito il nucleo comunale di Protezione Civile verrà definivitamente messa da parte“, ecco il grido d’allarme lanciato dal neo presidente Armando Madeo, che da qualche mese, a seguito di una plebiscitaria affermazione alle elezioni interne, guida questa associazione, dopo averne fatto parte per tantissimi anni, in qualità di operoso volontario.
“Siamo stati sospesi dai vertici regionali della Protezione Civile in quanto non abbiamo versato le quote, quantificate in quasi 2.000 euro necessarie per garantire la copertura assicurativa dei nostri volontari. Abbiamo inoltrato numerose richieste al sindaco Giuseppe Capasso ed al vice sindaco, delegato alla Protezione Civile, Salvatore Sannino e non ci hanno degnato di nessun sostegno, ed hanno solo ribadito, a più riprese, che al comune non ci sono soldi” ha continuato Armando Madeo.
Ma questo atteggiamento degli amministratori comunali sembra dei più paradossali: Come si fa a boicottare, o meglio, a non sostenere le attività dell’associazione che sostituisce la Protezione Civile sul territorio, visto che San Sebastiano al Vesuvio è ai piedi, o meglio si arrampica sul vulcano più pericoloso d’Europa? E, intanto, filtra insistentemente la voce in città che, addirittura, le passate polizze assicurative dei volontari stenterebbero a palesarsi.
“Inoltre, in questi giorni il comune ci ha chiamati per regolarizzare la nostra posizione sul fronte dell’occupazione della sede di via Michele Capasso, sede che sta cadendo a pezzi, e sembra che ci chiedano anche un oneroso fitto, e gli amministratori mi devono spiegare come possiamo garantire queste spese, e come si fa a chiedere soldi proprio a noi che operiamo tutti i giorni , a titolo gratuito, per essere presenti e di supporto a tutte le attività istituzionali del comune?”
La” Save Me” è una delle più antiche ed attive associazioni del vesuviano, il cui primo presidente presidente è stato il dottor Antonio Palumbo , stimato medico in città.
Nelle fila dei giovani della “Save Me” serpeggia insistentemente la preoccupazione che dai poteri forti si sarebbe deciso che la “Save Me”, con Armando Madeo a capeggiarla, uomo libero ed indipendente, non sia più nell’orbita dei fiancheggiatori del potere locale. E, quindi, si necessiterebbe di una chirurgica esclusione dalla vita sociale locale. Se tutto questo fosse accertato saremmo al cospetto di qualcosa di una incredibile gravità, che , al momento, si può ripercuotere sui cittadini, che, di già, sentono l”assenza dell’associazione in città.
il direttore Gaetano Busiello