Amalfi (Sa). – Tornano le arpe e le percussioni degli An Arperc’ per la quinta serata della rassegna “Sulle Tracce delle Sirene” ad Amalfi, che si svolgerà sabato 14 luglio a partire dalle ore 21. Un viaggio tra culture e musiche dal nord al sud del mondo, aldilà dei confini e delle distanze, accompagnato dalle note dolci e vibranti dell’arpa: è “Il mestiere di Vento” l’ultima opera dell’ensemble, che approda in Costiera Amalfitana dopo esser stata presentata a Roma la scorsa primavera. “Il mestiere di Vento” si preannuncia come una delle serate di punta della kermesse organizzata da IncantiDiSirene e dall’Assessorato al Turismo e Cultura del Comune di Amalfi. Serata per la quale l’ingresso degli spettatori sarà libero.
Lo spettacolo vedrà esibirsi all’Arsenale della Repubblica i musicisti Gianluca Rovinello (arpa celtica, liuto arabo, armonica, bodhran); Adriana Cioffi (arpa classica); Antonella Labriola (arpa celtica); Pasquale Benincasa (percussioni).
Sul palco, i quattro musicisti saranno i venti che condurranno gli spettatori in un viaggio dalla Grecia all’America latina, dagli Stati Uniti all’Africa, passando per l’Irlanda, l’Italia, la Francia e il Medio Oriente.
Dichiara il direttore artistico della rassegna, Vincenzo Desiderio: “La leggiadria e la dolcezza del pizzicato di tre arpe e la forza e il ritmo delle percussioni rendono questo spettacolo un trip, e dico trip perchè viaggio non rende abbastanza il concetto di perdita dei sensi. Non è un salto nel passato né nel futuro, questa volta, e il concetto di musica tradizionale non è la vera protagonista ma la direttrice d’orchestra”
Aggiunge l’Assessore al Turismo e Cultura, Daniele Milano: “ Gli An Arperc’ tornano dopo il grande successo registrato un anno fa. Il loro concerto, allora, è stato uno dei primi a rilanciare l’Arsenale come contenitore culturale, un ruolo nel quale continua ad affermarsi con autorevolezza. E’ con piacere che li accoglieremo di nuovo ad Amalfi, pronti a perderci ancora una volta sulle ali del vento musicale sprigionato dalla arpe e dalle percussioni che con le loro note riempirà le volte dell’Arsenale”.