Sant’Anastasia (NA). – Dichiarando la loro “indisponibilità a trattare sull’isola ecologica”, i cittadini dei Romani hanno perso un’occasione per sottoscrivere un accordo che si aprisse a spazi di confronto, a scelte condivise, a percorsi democratici di “pace sociale”. E il sindaco l’ha sottolineato con forza:”Eravamo disposti ad accogliere istanze ragionevoli, a valutare insieme tutti gli aspetti collegati all’isola ecologica. Potevano addirittura metterci in difficoltà con i loro “veti”, purché fondati, su alcune tipologie di rifiuti che andranno nell’isola ecologica. Li avremmo accettati pur di evitare tensioni sociali. Hanno perso una grande occasione”.
Nell’ottica delle “buone pratiche” previste dalla Comunità Europea, al fine di garantire trasparenza ai cittadini, evitare “barricate”, aprire un confronto costruttivo e correttamente informativo con gli attori sociali più direttamente interessati alla prossima costruzione dell’Isola Ecologica, il sindaco Carmine Esposito, informando con apposita nota il Prefetto di Napoli, ha, come è noto, annullato una conferenza pubblica già programmata per privilegiare il dialogo con i rappresentanti del “Comitato di via Romani”.
L’incontro, su invito del sindaco, si è tenuto lunedì 16 luglio, alle ore 19,00 in sala giunta di Palazzo Siano, in presenza dell’assessore Giancarlo Graziani, dell’assessore Vincenzo Romano, del responsabile dell’Urbanistica, dott. Luigi Terracciano e, per il Comitato, della signora Elena Pallante e Espedito Mercadante, oltre ad altri cittadini membri del comitato e alle Forze dell’Ordine.
Il comitato, schieratosi contro la costruzione dell’Isola Ecologica, ha sostenuto l’illegittimità della scelta amministrativa “ingiusta e immotivata” – come si legge anche in un loro volantino – di spostare la Stazione Ecologica da via Gramsci (com’era nel progetto precedente) a via Petrarca, in prossimità del plesso scolastico Elsa Morante e dei parchi, rimarcando la loro preoccupazione per l’ambiente e la salute delle persone, dato che l’isola ecologica prevede anche la presenza di Rifiuti Urbani Pericolosi.
La precisazione è venuta subito:”Non ci sarà eternit, né amianto”. L’assessore all’Urbanistica Giancarlo Graziani, ha spiegato che l’isola ecologica – per superficie di circa 3480mq e per numero di abitanti, rientrante nella tipologia 3B – potrà accogliere ingombranti, plastica, metalli, carta, legno, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), Rifiuti Urbani Pericolosi (batterie ed oli esausti). “Il tutto in piena sicurezza per l’ambiente e per la salute pubblica, perché sarà tutto monitorato e non vi potranno essere conferimenti illegali. L’isola sarà regolamentata con orari di ingressi e d’uscita e ogni utente sarà identificato mediante tessera magnetica con la quale si accumuleranno bonus per la detrazione della TARSU. Cerchiamo di crescere come comunità e come paese, stiamo realizzando l’isola con tutti i crismi di legge”.
“Sgombriamo il campo: noi – afferma il sindaco Carmine Esposito – abbiamo condiviso le nostre scelte in Consiglio Comunale, faremo l’isola ecologica per migliorare il processo del ciclo integrato dei rifiuti e vogliamo farla in modo tale che sia funzionale e vantaggiosa per i cittadini. Per questo siamo qui ad ascoltare le vostre ragioni e a spiegare i benefici di avere l’isola ecologica. Anzi preannuncio che abbiamo in programma di farne un’altra e di evitare nel modo più assoluto che ci venga calata dall’alto la decisione di ubicare nel nostro territorio una discarica. Sono il sindaco di tutti e intendo tutelare tutti e far sviluppare il nostro paese. Abbiamo percorso tutte le strade, prima di decidere dove ubicare l’isola: la vecchia individuazione, in zona Boschetto, non era su di un suolo interamente di proprietà comunale e in un momento successivo, l’area è stata identificata dalla Provincia di Napoli ad alto impatto turistico. Il provvedimento, quindi, è risultato improcedibile. Volevo metterla in via Somma, in un’area confiscata, ma c’è la procedura di acquisizione del suolo in corso e dunque abbiamo dovuto escludere questa possibilità. Le restanti aree possibili erano: via Libero Grassi, già destinata a diventare sede della Caserma dei Carabinieri e la zona da noi scelta. La nostra disponibilità al dialogo con voi ci ha portato ad annullare una conferenza pubblica. Potevamo incontrare la cittadinanza in quella conferenza ed anche voi, ma in sostanza avremmo,forse, parlato solo noi. Quindi abbiamo deciso di garantirvi una maggiore partecipazione e vi abbiamo invitato ad un confronto serio sulla questione. In città come Somma e Cercola le isole sorgono vicino alle scuole e non sono nocive alla salute. Sono disposto a programmare con voi e altri cittadini una visita guidata presso l’isola ecologica di un paese vesuviano per illustrare com’è fatta. Ma voi non volete l’isola ecologica lì. Ebbene se siete capaci di portare qui il Presidente Cesaro, che non ha fatto venire l’ass. Caliendo per spiegare bene cos’è l’isola ecologica che vogliamo costruire, e se l’onorevole prende l’impegno di espropriare un’area in altro sito e di finanziarci l’opera, vi assicuro che il giorno dopo sposto l’isola ecologica dove dirà Cesaro”.
Una provocazione ed un impegno forte, quello del sindaco, che ha poi rivolto l’invito più “avanzato e trasparente” dimostrando la disponibilità dell’Ente a raggiungere un accordo condiviso: “Controlliamo insieme i tipi di rifiuti cosiddetti pericolosi che dovrebbero andare nella stazione ecologica…”.
Poche battute e poi il “nulla di fatto”. Il timore di essere coinvolti in una accettazione indiretta dell’allocazione dell’isola ecologica ha portato la portavoce del comitato sig.ra Elena Pallante a dichiarare:”Noi siamo convinti che è illegittima la delibera del CC. che ha individuato la nuova area, per cui la nostra posizione è rigida: non vogliamo l’isola ecologica vicino alla scuola ed al parco”. Ed una voce dal gruppo:”Andremo allo scontro, sindaco pensaci bene e cerca di venirci incontro”.
In verità va detto che è stato visto, e ne siamo in possesso, un volantino a firma del comitato di via Romani, in cui sarebbe già programmata una “grigliata” il 20 luglio prossimo, presso l’area dell’isola ed un corteo per martedì 24 luglio che prevede un presidio presso il Comune per “far sentire la propria voce”.
E il sindaco, di fronte alla posizione espressa dalla Pallante ha solo commentato:”Hanno perso una grande occasione”. Intendendo evidentemente riferirsi alla possibilità, non colta dai cittadini, di incidere ieri sera, previo accordo con l’Ente, persino sulla tabella di marcia dei procedimenti amministrativi necessari per inserire nell’isola ecologica il conferimento e il prelievo, anche a tappe, di ogni singolo tipo di rifiuto, ed, inoltre, di lasciare aperto il dialogo.
a cura dell’Ufficio Stampa – Comune di Sant’Anastasia