A tutti gli uomini onesti e liberi intellettualmente parlando, viene a più riprese la voglia di abbandonare tutto al suo destino per altri lidi più limpidi. Non si può e non si deve fare.
Parliamo del recente sfogo, mi auguro che sia solo questo e non altro , di Antonio Ingroia. Ingroia è un importante Pubblico Ministero, che ha sempre seguito importanti processi antimafia a Palermo.
Le sue parole pesanti derivano dalle polemiche recenti sulle trattative Stato-Mafia? «Io non mi sento in guerra con nessuno», prosegue Ingroia, «però che sia diventato un bersaglio questo lo avverto anch’io». Infine, annuncia che a settembre partirà per il Guatemala, accettando l’offerta delle Nazioni Unite per un incarico annuale di capo della unità di investigazione e analisi criminale nel paese sudamericano.
Il primo commento che mi viene in mente in questi casi è : Promoveatur ut amoveatur ( sia promosso purchè sia rimosso, ma vista la professionalità e il rilievo di tale persona possiamo permettercelo? La materia è delicata e potrebbe portare a verità sconvolgenti su chi ha avuto incarichi di Governo, ma l’Italia non può sempre indietreggiare allungando i misteri e la nebbia sul suo passato. Nel frattempo diciamo energicamente : ripensaci, l’Italia ha bisogno di persone come te.
Giuseppe Criseo