Cercola. Scuola, mamme sul piede di guerra: no alla refezione, tariffe esorbitanti

aule scolastiche

Cercola (Na). – Continua, senza sosta, il momento no delle scuole in città. I cittadini adirati perchè “vessati” dalle tariffe per i servizi scolastici, diventate quest’anno altissime.  E questi incredibili  aumenti  sono  stati  determinati in conseguenza  delle sanzioni provenienti dallo sforamento – di quasi tre milioni di euro – del Patto di Stabilità al Comune e della mancata approvazione del bilancio di previsione 2012, quest’ultima causata da una crisi irreversibile della maggioranza che sostiene il sindaco Pasquale Tammaro.

Nel pomeriggio di ieri al Teatro Comunale di Viale dei Palatani si è tenuta un’assemblea convocata dai dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi  ”Custra”  ”Giordano” e “De Luca Picione”, dalla quale è emerso il disciplinare che regolerà il servizio refezione scolastica nelle scuole cittadine, solo per il mese di ottobre. Tantissime le mamme presenti al Teatro Comunale, tutte inviperite per la brutale aggressione al bilancio familiare determinata  dalla fissazione delle esose tariffe , della refezione scolastica: 25,40€ (3,31€ al pasto) per primaria (2 pasti a settimana); 64,00€ per infanzia, primaria, e secondaria (5 pasti a settimana); e 38,60per la secondaria (3 pasti a settimana).

Il Comune non riesce, per i succitati motivi , a far fronte all’erogazione ed è subentrata la scuola, la quale, con i rispettivi dirigenti scolastici, ha stipulato una convenzione con la ditta Sirio s.rl, e fissato il nuovo servizio della refezione per il mese di ottobre;  mentre il comune concederà l’utilizzo gratuito  della cucina centralizzata  in dotazione alla scuola Materna del Parco Nanà.

Facendo sommari calcoli, in considerazione della tariffe per tutti i servizi scolastici le famiglie cercolesi  arrivano  a spendere mille euro a bambino per l’assolvimento degli obblighi scolastici. Infatti, oltre la refezione scolastica, che varia da 200€ ai 500€ annui, il trasporto scolastico prevede un prezzo da 140€ euro annui, ; in aggiunta i libri di testo che non vengono rimborsati e le spese parallele e continue.  Le famiglie  di Cercola, in considerazione del fallimento dell’amministrazione comunale,  tocca pagare intorno ai mille euro a figlio.

L’assessore alla Pubblica Istruzione Salvatore Calvanese ed il sindaco Pasquale Tammaro hanno ancora una volta certificato la loro inadeguatezza a governare la città, presentando un’offerta di servizio delle peggiori, e soprattutto in un momento di grande recessione economica che non risparmia nemmeno i cittadini di Cercola.

“L’offerta appena comunicata dai dirigenti scolastici - hanno detto in coro le mamme inviperite – non ci soddisfa per nulla. Siamo pronti alla mobilitazione, stiamo preparando raccolte di firme per bloccare la refezione, e chiediamo l’introduzione del panino al posto del pasto. Infine non ci risulta possibile per i bambini frequentanti la scuola dell’infanzia , la possibilità di riprendere a mezzogiorno il piccoletto e poi riportarlo. Tante di noi lavorano, siamo davvero rammaricate, ci hanno davvero deluso. E chi ci garantisce che novembre cambia tutto?”

Sembra davvero strumentale la decisione di prevedere la refezione scolastica solo per ottobre, e con queste esorbitanti  tariffe, perchè, considerata la gravissima crisi di maggioranza consiliare , i consiglieri comunali dissidenti confermano la volontà  di non votare il bilancio, e quindi, la questione resterà nelle stesse condizioni di oggi, almeno fino a gennaio, visto che lo sforamento del Patto di Stabilità ha prodotto  al bilancio che si sta per approvare dei tagli mortiferi ai servizi, anche, scolastici. E si deve attendere il 2013.

Di questa erogazione del pasto ai bambini ad ottobre, oltre alla ditta che espleterà il servizio chi ne beneficerà?. L’utente certo di no, visto anche il costo del pasto quotidiano. Idirigenti scolastici per nulla, visto che a novembre ci si ritroverà nella medesima condizione. Il sindaco Tammaro e  l’assessore Calvanese, che a fine ottobre, con tutta probabilità, andranno a casa e certificheranno  ufficilamente il loro  fallimento di governo.

Anche la questione del rimborso dei buoni libri alle librerie di Cercola resta in alto mare.

il direttore Gaetano Busiello

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