Pomigliano d’Arco (Na). – “Spiace constatare come il sindaco di Pomigliano continui a diffondere informazioni completamente prive di fondamenti in merito al suo rapporto con l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice Don Bosco” a Pomigliano, parlando di “problemi di ordine pubblico e disagi a tante famiglie” che non si sono verificati e insistendo nell’ipotizzare “un’interruzione di pubblico servizio” a causa della chiusura del cancello, sebbene quest’eventualità gli fosse stata formalmente comunicata fin dallo scorso gennaio segnalando comunque la presenza di varchi principali d’accesso all’Istituto, sia pedonali che carrabili, oltretutto già in uso dal Comune”.
Lo afferma l’avvocato Rosaria Elefante, legale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice Don Bosco a Pomigliano d’Arco, relativamente alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Pomigliano relativamente alla decisione assunta dall’amministrazione comunale di rivedere la convenzione stipulata con ‘istituto.
“Il sindaco di Pomigliano continua a confondersi sui versamenti assegnati negli ultimi tre anni all’Istituto. Come nel caso dei settemiladuecentocinquanta euro “erogati il 18 gennaio 2010”, che – com’è costretto ad annotare lo stesso sindaco – erano un “residuo dell’anno precedente”. E come nel caso dei ventisettemilacinquecento euro erogati nel 2011, relativi però al 2010 e che dunque erano stati stanziati dalla precedente Giunta comunale”.
“In più – prosegue la legale dell’Istituto – lo stesso sindaco continua a parlare di una presunta “offerta del Comune”, relativa alla Convenzione 2012, di “quindicimila euro”, salvo poi ad appostare in bilancio quattromila, asserendo che la restante parte sarebbe stata messa a disposizione dell’Istituto attingendo dal tesoretto composto dagli emolumenti di sindaco e assessori che, come tutti sanno, non percepiscono per scelta lo stipendio”.
“Per l’Istituto, va precisato – aggiunge l’avvocato Elefante – è stato previsto per il 2012 uno stanziamento di quattromila euro, come ci scrisse il Comune nella comunicazione datata 13 settembre scorso. Un’offerta peraltro perentoria e irremovibile tant’è che nella comunicazione si aggiungeva che solo “sulla base di tali risorse finanziarie c’è disponibilità a discutere”.
“Quanto poi all’erogazione di quattromila euro del 23 febbraio 2012, relativi al 2011, prosegue il legale – la causale è esplicita: ‘Per contributo attività, più Guardiania anno 2011’, come a dire quattromila euro insieme ‘contributo’ e intera cifra per la Convenzione con l’Istituto relativa al 2011”.
“Sorprendono infine i chiarimenti sull’interruzione della fornitura del gas all’istituto che viene motivata da un guasto che, va intanto osservato, si è verificato in coincidenza con la decisione della religiose di esercitare un loro diritto. Sorprendono perché non concordano con quanto dichiaratoci alle ore 13,20 di oggi da un tecnico che, riaprendo la valvola dell’impianto, ci ha garantito che non v’era alcun guasto”.
“Sono questi, ci chiediamo – conclude l’avvocato Elefante – i presupposti di quello che il sindaco di Pomigliano definisce un “dialogo con le suore franco e sereno”, che, va ricordato, si protrae da anni nel corso dei quali più volte il sindaco ha espresso la volontà di “non voler assolutamente ricevere personalmente le suore”
Nota dell’avvocato Rosaria Elefante, legale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice Don Bosco a Pomigliano d’Arco