Pollena Trocchia (Na). – Centocinquanta motori, antichi e nuovi, hanno “cantato” per un lunghissimo, emozionante minuto, in ricordo di Vincenzo Liguori, il meccanico e motociclista vittima innocente della criminalità organizzata morto a San Giorgio a Cremano il 13 gennaio 2011.
E’ stato il rombo delle Vespe e delle motociclette che hanno dato vita ieri a Pollena Trocchia al II Motoraduno “Memorial Vincenzo Liguori”. Organizzato dall’associazione socio-culturale “Liberi Pensieri”, il Memorial è stato concepito e realizzato in collaborazione con la famiglia e gli amici di Enzo Liguori, come ricordo per un onesto lavoratore ucciso da una pallottola vagante, ma anche come un’iniziativa tesa condannare tutte le forme di violenza e illegalità.
Hanno spiegato lo spirito della kermesse Gianni Ognibene, presidente dell’Associazione organizzatrice dell’evento, “Liberi Pensieri”, e Alfredo Avella, vicepresidente del Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Entrambi hanno sottolineato l’importanza della memoria collettiva e hanno chiesto giustizia per Enzo e per le tante vittime innocenti della criminalità organizzata. Dopo i saluti del sindaco Francesco Pinto, la cui amministrazione ha patrocinato l’evento assieme alla Provincia di Napoli, è partito il corteo al quale hanno aderito, oltre alle decine di centauri e scooteristi amatori, i Vespa Club di Pomigliano d’Arco, Maddaloni e Napoli, i motoclub “Bello Racing” e “I Vesuviani”, il Club Ducati. In testa al corteo, la Vespa 125 anno 1960 di proprietà Enzo Liguori, tra le tante moto d’epoca da lui ristrutturate. I centauri hanno attraversato l’intera città, per poi fare ritorno in via Esperanto dove si sono tenute le premiazioni.