Cercola (Na). – Quella del 2 ottobre 2012 può rappresentare, a tutti gli effetti, la data simbolo del capolinea dell’amministrazione Tammaro. A mezzogiorno di ieri l’assessore Giuseppe Castiello, al termine di una lunga discussione con il sindaco Tammaro, ha rassegnato le dimissioni, in quanto a suo avviso non c’erano più le condizioni politiche per proseguire il suo mandato.
All’origine dell’ennesima crisi di governo pare ci sia una netta presa di posizione dell’assessore Castiello su una delibera di Giunta proposta dal sindaco sulla refezione scolastica. Sembra che fosse previsto un impegno di spesa non sostenibile, criticità che sarebbe stata segnalata anche dal Collegio dei Revisori dei Conti.
Queste dimissioni di Giuseppe Castiello risultano devastanti per il prosieguo amministrativo di Pasquale Tammaro, a capo del governo comunale. In queste ore, infatti, i consiglieri comunali del PDL Diego Maione ed Antonio Forte, i principali sostenitori dell’assessore Giuseppe Castiello hanno aperto, di fatto, la crisi politica più grave del quinquiennio.
“Tutto quello che sta accadendo ci sconcerta – dicono all’unisono Diego Maione ed Antonio Forte, due consiglieri del PDL – Siamo stati fedeli al progetto politico della nostra maggioranza, e pure con il mal di pancia , abbiamo votato tutti i provvedimenti che ci hanno proposto. Nei momenti critici del governo Tammaro, non abbiamo mai fatto mancare l’appoggio. Ma la nostra attività consiliare è legata anche all’assessore Castiello, al quale porgiamo il più sentito dei ringraziamenti per tutto il lavoro svolto con dedizione e nell’interesse della comunità.
Noi ci assumiamo un impegno molto più chiaro dei Responsabili Comunali, i quattro consiglieri comunali dissidenti, e lanciamo la proposta di concludere davanti ad un notaio il nostro percorso consiliare, firmiamo la sfiducia al sindaco Tammaro. Perchè è chiaro a tutti che l’atteggiamento del sindaco Tammaro è di ingratitudine verso la lealtà espressa dal nostro gruppo, e ci sono beghe personali che non possiamo digerire, e ne accettare. Noi siamo impegnati per far politica, lontano dai personalismi. Noi desideriamo lavorare nell’interesse della città, e Tammaro sta prendendo un’altra strada.
Anche noi abbiamo dei figli piccoli, – concludono i due consiglieri comunali – e desideriamo che la refezione venga assicurata, ma ci sono delle indicazioni di un organo superpartes che devono essere tenute conto. Il sindaco deve prendere atto di ciò.”
Vincenzo Esposito, Antonio De Michele, Dante Capezzuto, e Orazio Pandolfi hanno confermato la loro volontà di non votare il bilancio, poi si aggiunge la posizione odierna di Antonio Forte e Diego Maione. E considerata la posizione di indipendenza di Giuseppe D’Ambrosio e Anna Santoro, i consiglieri comunali che sostengono politicamente Tammaro non si contano nemmeno sulle dita di una mano. Ecco chi segue Tammaro: Alfredo Tammaro, nipote del sindaco, comunque malpancista; Antonio Ferone, Giovanni D’Avanzo (Pro loco’s man), Silvano Fiengo (l’ombra del sindaco).
Entro il 31 ottobre, termine ultimo prorogato dal Governo, il comune di Cercola deve approvare il bilancio di previsione 2012, pena scioglimento del consiglio comunale. Ed in questa situazione politica , tutta nuova, il sindaco Tammaro ha 28 giorni per fare le valigie, e lasciare il Palazzo di città dopo cinque anni. Nessuno si aspetta le dimissioni anticipate del sindaco, il quale ha dimostrato un attaccamento alla poltrona dei più sorprendenti.
il direttore Gaetano Busiello