Una raccolta di racconti. Una scelta interessante. Raccontare e raccontarsi in più racconti. In più riflessi allo specchio. E proprio lo specchio, come suggerisce già il titolo, è la prospettiva giusta per leggere ed entrare in ogni racconto. Specchio in passato rimava con teatro e con una tradizione letteraria dedita ai sensi e doppi sensi che solo uno specchio può dare. Oggi rima con una realtà, una società che sempre più spesso si specchia e non si riflette.
Ogni storia sa di vita. Vissuta, sentita, immaginata. Vicina al nostro mondo, disegna mille volti della realtà. Mille riflessi in uno solo. In un solo specchio. Presente in ogni storia, arriva al punto giusto per dissolvere e risolvere ogni idea messa a fuoco proprio lì, riflessa allo specchio di questo audace libro. A volte si “vedono” scene a rallentatore e lì ti accorgi dei dettagli. Ogni angolo del libro è pieno di dettagli che nella scrittura di Elena Italiano sembrano venire così in maniera semplice, naturale. Una scrittura fiera di sé. E così scaliamo le vette dell’ immaginazione che non è forzata, che non è lontana dal nostro specchio. Basta poco infatti per vedere ciò che si legge. E poi giù veloci a scivolare senza freno, fermo restando la nostra immaginazione proprio lì, sulla realtà che ci circonda. Ogni storia ha un retrogusto un po’ amaro. Come il cioccolato fondente. Lo gusti e non puoi non godere anche di quel retrogusto. Poi di volta in volta lasci ogni personaggio che hai incontrato e amato perché in poche righe riesci a sapere tutto di loro. O almeno quanto basta per riflettere e voltare pagina. Scorci e riflessi di una e mille realtà non lontane da noi.
“Si guarda allo specchio, quasi a volerlo attraversare immergendo gli occhi negli occhi. Intuisce, così, di non aver perso sua madre per sempre: una parte di lei è lì. Dentro.”
Buona lettura a tutti.
a cura di Miriam De Vita