Napoli. – Corse soppresse, binari occupati, incuria ed anarchia totale: in questa direzione continuano i disagi in Circum. Da un lato, i lavoratori considerati talvolta vittime o carnefici, a detta dell’utenza; dall’altro i viaggiatori, esasperati da questa protesta selvaggia tout court.
Lo scenario è a tinte fosche: vale a dire, quello di un’azienda sull’orlo del fallimento e gli utenti in preda ad una crisi di nervi. Nei rari casi in cui i treni partono, peraltro in giorni apparentemente tranquilli, dove non si paventano scioperi ufficiosi, si accumulano più corse con il risultato di un percorso ai limiti dell’umano, i viaggiatori stipati gli uni sugli altri, come se si trattasse del viaggio della speranza. Non si tratta solo dell’incertezza di approdare nel “luogo natìo” dopo ore di interminabile attesa, ma di ricevere un trattamento poco dignitoso, per nulla degno di una società “civile”.
La situazione rischia davvero di sfuggire di mano: i lavoratori ormai al limite, considerati, oltretutto, i responsabili di una resistenza senza fine, e i poveri pendolari costretti a pagare per un disservizio, per vedersi rovinare la giornata e non esporsi al rischio di essere multati. Tutto questo, provoca uno scenario deludente che non contempla alcun risarcimento pecuniario a favore degli utenti ( rimborso dei titoli di viaggio). In stazione a Porta Nolana, si sono ben guardati dal risarcire i viaggiatori, basti pensare che la direzione ha affisso a chiare lettere che non è prevista alcuna misura cautelativa per tutti questi disagi.
Questo clima ostile, provoca un cannibalismo sociale: gli utenti si scagliano, spesso anche fisicamente, contro i lavoratori. Come se non bastasse, si deve fare anche i conti con il problema sicurezza; sempre meno treni sono in condizione di circolare, in quanto non a norma per mancata manutenzione e mancanza di pezzi di ricambio. Nel frattempo, i giorni scorrono veloci e i disagi aumentano creando tensioni sempre più accese. Pensare che nemmeno sei mesi fa usciva un’ordinanza della Regione Campania in cui si decretava lo stanziamento di fondi per costruire nuovi treni della Circum ed ora, la situazione sta degenerando.
a cura di Rosanna della Fonte