Imponevano a ristoranti, feste patronali e finanche a televisioni locali cantanti neomelodici per spettacoli canori e trattenevano gran parte dei compensi per il clan o per se stessi: con questa accusa 12 presunti camorristi, affiliati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi, sono stati arrestati dai Carabinieri all’alba nel Casertano.
Cinque dei 12 provvedimenti della DDA sono stati notificati in carcere. Fra i cantanti vi era anche la compagna di uno dei boss arrestati.
Un’altra faccia di una regione, mortificata e sbeffeggiata anche nella sua arte più nota al mondo. Una violenza culturale che ha dell’incredibili, ma che rappresentava il quotidiano di uno spaccato di realtà contiguo al fenomeno criminale della camorra.
Redazione Cronaca