La “cavese” Di Martino in finale a Daegu

di martino antonietta

DAEGU (COREA DEL SUD)– Per fortuna che c’e‘Antonietta Di Martino. L’Italia continua a coltivare speranze di medaglie a Daegu grazie alla campionessa europea indoor che approda in finale con cinque salti senza errori, dall’1,80 della quota d’entrata fino all’1,95 della qualificazione diretta. Misura raggiunta oggi da altre undici atlete, tra le quali la capolista mondiale stagionale, la russa Anna Chicherova e la croata, iridata in carica, Blanka Vlasic. Torneranno tutte in pedana sabato alle 12. Finale, nei 5.000 (assente il campione uscente Bekele), anche per Daniele Meucci che grazie al 13’39“90 del suo ottavo posto ha agguantato il terzo tempo di recupero e staccato il pass per la finale di domenica (ore 12.40). Niente da fare, invece, per le altre due italiane in gara nella sessione mattutina: Raffaella Lamera e’ uscita di scena nell’alto con 1,85 alla terza e tre errori ad 1,89, mentre la giavellottista Zahra Bani ha lanciato 58,92, chiudendo in 14esima posizione.

Per quanto riguarda i titoli assegnati oggi non sono mancate le sorprese. Tra le donne, oro nei 1.500 per l’americana Jennifer Barringer Simpson (4’05“42) davanti alla britannica Hannah England (4’05“68) e alla spagnola Natalia Rodriguez (4’05“87). Tanta sfortuna per Yargelis Savigne che non riesce a centrare il suo terzo oro mondiale consecutivo nel triplo femminile. La cubana rimedia un infortunio muscolare alla gamba destra e con appena tre salti, di cui solo uno valido, chiude quinta con 14,43. La nuova campionessa mondiale e’ cosi’ l’ucraina Olha Saladuha, gia’ oro europeo 2010, che centra gia’ al primo tentativo la misura (14,94) che le vale il titolo iridato.Si toglie l’etichetta di eterna seconda (Helsinki 2005 e Berlino 2009) Lashinda Demus, che fa suo l’oro nei 400 hs in 52“47, primato mondiale stagionale. Alle sue spalle la campionessa olimpica e iridata uscente Melanie Walker: alla giamaicana non basta correre in 52“73, suo miglior tempo in questo 2011. In campo maschile pronostico rispettato nei 3.000 siepi dove Ezekiel Kemboi, olimpionico ad Atene, conferma il titolo vinto due anni fa in 8’14“85. Alle sue spalle il connazionale, oro a Pechino e Osaka, Brimin Kiprop Kipruto (8’16“05), che soffia l’argento al francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad, terzo in 8’16“09. Sorpresa nell’alto, dove Jesse Williams e’ il nuovo campione del mondo con la misura di 2,35 centrata al primo tentativo. Incredibile finale nei 400 hs dove David Greene, un anno dopo il titolo europeo di Barcellona, conquista anche quello mondiale: il 25enne gallese chiude in 48“26, precedendo il portoricano Javier Culson (48“44), argento come due anni fa a Berlino. Terzo il sudafricano LJ Van Zyl (48“80). Asafa Powell, intanto, annuncia il suo forfait anche per la staffetta, sempre per colpa del problema all’inguine che gli e’ costata la partecipazione ai 100 metri.

Fonte Italpress

 

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