Napoli. – Con la sentenza n. 1180/2013, il Tribunale di Napoli ha ulteriormente e definitivamente chiarito i dubbi interpretativi in relazione alla legittimità dei rapporti di utenza della gestione del servizio idrico integrato in tutti i comuni ricadenti nell’ambito territoriale ottimale “Sarnese Vesuviano”.
Nel merito, l’autorevole Tribunale ha riconosciuto che tutti i contratti di utenza, stipulati con i precedenti gestori (vedi comuni), sono stati trasferiti, automaticamente, ai sensi di legge, al soggetto gestore GORI, senza necessità di stipula di un nuovo contratto oppure di notifica all’utente dell’avvenuta cessione.
Pertanto, risultano infondate e pretestuose le contestazioni mosse negli anni scorsi, in particolare da alcuni utenti del territorio nolano e dell’agro-nocerino-sarnese (e soprattutto dai loro avvocati).
Più specificamente, come si può leggere dallo stralcio della citata sentenza, il Giudice ha stabilito che “il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato è dunque attivato per espressa volontà di legge e, in forza della legge, GORI è subentrata al comune di Nola in tutti i rapporti attivi e passivi, ivi compresi quelli con l’utenza”.
Sarebbe, quindi, chiusa la problematica: il rapporto di utenza or la fornitura idrica è legittimamente instaurato con la GORI.
“Questa recentissima pronuncia – sottolinea l’amministratore delegato di GORI, Giovanni Paolo Marati - conferma la evidente regolarità della gestione; sono stati quindi risolti i dubbi fatti insorgere negli utenti (in molti casi, anche per interessi non proprio degli utenti) da errate interpretazioni legali del rapporto contrattuale, oggi censurate dalla sentenza del tribunale. L’azienda ha già manifestato la più ampia disponibilità a normalizzare i rapporti con tutti gli utenti ed è ora impegnata a superare questioni ancora aperte su comuni come Nola, laddove è stata offerta un’ulteriore possibilità agli utenti per regolarizzare la loro posizione, e ciò a vantaggio dell’intera collettività”.
Redazione Cronaca