Cercola (Na). – La notizia forte è quella del boom del Movimento Cinque Stelle in città. Secondo partito alla Camera dei Deputati con il 25,58%, e terzo al Senato: sfiorando il 24 %. Gli uomini del candidato sindaco – portavoce Angelo Visone sono riusciti nel brillante risultato di far meglio del loro leader Beppe Grillo, che si è fermato al 25.5 alla Camera.
La coalizione di centrodestra (PDL – Fratelli d’Italia , La Destra ed altri) - vince di misura, al Senato , la sfida con il centrosinistra (PD, SEL e Centro Democratico), e perde alla Camera dei Deputati.
Non c’è stata una grossa mobilitazione dei partiti ed i risultati si sono attestati su quelli nazionali, come sempre accade per i turni elettorali cercolesi. Mentre il PD ha avuto una lieve flessione di un punto percentuale rispetto al dato nazionale alla Camera dei Deputati, gli uomini di Bersani superano di poco la percentuale nazionale del partito al Senato.Stranamente il PDL schizza di 5 punti percentuali rispetto al trend italiano. Ovviamente , considerato il disastroso percorso amministrativo pidiellino, questa anomalia è determinata dall’effetto Berlusconi sui cercolesi.
Le solite alchimie di facile lettura, considerate le precedenti avventure, avrebbero visto coinvolti i socialisti. A Cercola, quelli del PS sono rappresentati dall’ex sindaco Luigi Di Dato e Salvatore Carrotta, e dalle stanze del PD locale è filtrata l’indiscrezione che sarebbero giunte notizie di un accordo per i consensi da disporre per la Camera dei Deputati tra i socialisti e SEL. Visto che i socialisti non erano presenti con il simbolo alla Camera dei Deputati, ma solo con l’ex assessore regionale Marco Di Lello nella lista PD, l’intesa avrebbe previsto lo spostamento di voti alla Camera per SEL dei socialisti, sacrificando il PD. Ovviamente, in un’ottica generale , la quale prevedrebbe poi il sostegno di SEL a Luigi Di Dato – alle quanto mai lontane – primarie per il candidato sindaco del centrosinistra.
Continua l’assalto alla diligenza del PD, che ha espresso da tempo il naturale candidato sindaco - Salvatore Grillo – alle prossime consultazioni comunali del 26 e 27 maggio. Il gruppo che fa capo a Di Dato ha racimolato appena 200 voti alle politiche per i socialisti , mentre il gruppo dell’altro ex sindaco Giuseppe Gallo e di Vincenzo Fiengo altri 200 voti con il Centro Democratico. SEL appena 246 voti al Senato , poi trasformati – con “magia socialista” – in 356 alla Camera dei Deputi: più di un terzo.
Anche questa “bruttura politica” sarà portata dalla segreteria locale del Partito Democratico sul tavolo provinciale , a sostegno della propria e seria posizione , che in questi anni ha mantenuto gli impegni politici in modo coerente. Mentre l’asse che fa capo alla Grande Accozzaglia (Gallo, Di Dato, Fiengo, Terracciano, Picardi, Borriello, Carrotta , ecc..) ha tentato un’altra azione di disturbo della tranquillità del centrosinistra, mirata solamente ad accaparrarsi il sostegno del PD alle comunali, in quanto fuori dal PD questi ex amministratori non contano più di seicento voti a Cercola. Per vincere le comunali ne necessitano, almeno, cinquemila.
Un altro dato curioso che emerge e fa comprendere in modo netto l’utilizzo personale dei simboli da parte di certi politici locali è verificabile dal confronto con il dato delle primarie , di alcuni mesi fa, relativamente al sostegno di SEL al candidato premier del centrosinistra. SEL riusci a confezionare il “pacco” di 303 voti a Vendola, segretario nazionale di SEL. Mentre oggi, poche settimane dopo, al Senato non riesce a superare i 246 voti.
il direttore Gaetano Busiello