Napoli. – La consigliera regionale Bianca D’Angelo, componente dell’Ufficio di Presidenza e della Commissione Turismo, ha dichiarato: «Per giorni ci hanno raccontato con pressoché assoluta certezza che Napoli avrebbe ospitato la Coppa America. Invece abbiamo perso l’ennesima grande occasione. E’ ora di smetterla col pressapochismo: i grandi eventi necessitano di una seria politica di programmazione, di pubbliche relazioni adeguate e di un team di esperti che segua ogni fase dei progetti volti ad ottenere risultati ambiziosi.
Abbiamo visto che Venezia si è assicurata l’evento perché la squadra che seguiva il progetto non si è presa il lusso di andare in ferie. A Napoli, invece, non si era creato un team con una responsabilità precisa per raggiungere il risultato.
In più di una occasione ho ribadito la necessità che per i grandi eventi occorre programmazione e che si eviti ogni forma di improvvisazione. Purtroppo i fatti dimostrano che avevo ragione. Ancora una volta la nostra città paga un conto salatissimo sul piano del prestigio e dell’immagine per il pressapochismo e la superficialità. Oggi, visti i magri risultati e la pessima figura, non posso che ribadire la necessità di approvare prima possibile la proposta di legge sul turismo che ho presentato e che è incardinata presso la competente commissione.
Si tratta di uno strumento normativo moderno ed utile: al suo interno una specifica articolazione è dedicata ai grandi eventi. Se si vuole davvero trasformare il turismo in un volano di crescita e sviluppo, se si vogliono sfruttare i grandi eventi come leva di produttività e di lavoro, non si può fare a meno di varare una legge che pone al primo punto la programmazione del comparto turistico e del sistema di accoglienza che si riserva ai visitatori ed ai turisti. Continuare a cercare con iniziative simboliche e di solo effetto mediatico di coprire quello che è anche un vulnus normativo, oltre che di progetto politico e di sviluppo, determina solo fallimenti su fallimenti. La Campania potrebbe vivere tutto l’anno grazie ad offerte turistiche di qualità ed è incomprensibile che non riusciamo a capitalizzare al meglio le nostre risorse: è frustrante guardare a realtà come Rimini che pur non avendo eccellenze paesaggistiche e naturalistiche riescono 365 giorni all’anno a creare circuiti virtuosi di turismo congressuale».
Miriam De Vita