Napoli. – Nella conferenza stampa del 21 marzo 2013 è stato presentato, con il patrocinio morale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, l’esclusivo evento Captivi, una visita guidata teatralizzata (format depositato da NarteA dal 2008) ideata dall’Associazione Culturale NarteA, che andrà in scena sabato 23 e domenica 24 marzo, con due turni a disposizione (10:30 e 12:00) presso Pio Monte della Misericordia. E’ necessario prenotare ai numeri 339.7020849 – 334.6227785. Costo di € 15,00 a persona. L’Associazione Culturale NarteA e l’istituzione del Pio Monte della Misericordia offrono per la prima volta in assoluto questa straordinaria opportunità di partecipare alla caratteristica visita guidata teatralizzata dal titolo “Captivi”, nella cornice di una delle più importanti e antiche istituzioni benefiche napoletane, d’ispirazione cattolica, nata per l’esercizio delle opere di misericordia corporale, che nasconde al suo interno l’elegante chiesa barocca progettata dal regio architetto Francesco Antonio Picchiatti, dove si possono ammirare la grande tela del Caravaggio, altri capolavori di pittura e scultura tra le più alte testimonianze del naturalismo napoletano e l’esposizione degli antichi argenti e le arti applicate di collezioni private.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa hanno preso la parola Fabio Pignatelli, Governatore al Patrimonio Mobiliare Storico Artistico Arch. della Leonessa, Mariano Penza, vicepresidente dell’Associazione Culturale NarteA e Febo Quercia, direttore artistico dell’Associazione Culturale NarteA, autore della pièce teatrale Captivi. L’evento è stato descritto e mostrato in anteprima alla stampa: l’esperta guida Alessia Zorzenon ha illustrato la storia e le opere del Pio Monte della Misericordia, in congiunta alla singolare teatralizzazione, ovvero la messa in scena della piéce teatrale “Captivi” interpretata dagli attori professionisti Raffaele Ausiello, Serena Pisa e Antimo Casertano, che indosseranno abiti d’epoca realizzati appositamente dalla sarta Antonietta Rendina. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’istituzione del Pio Monte della Misericordia, si pone lo scopo di catapultare i visitatori in un lontano momento storico, colmo di opere artistiche e caritatevoli, scoprendo il luogo e le storie legate al Pio Monte della Misericordia.
Per molti secoli, i mari del Mediterraneo furono palcoscenici dei saccheggi più crudeli: Napoli non sfuggì al suo destino, smarrendo opere e anime. Durante queste incursioni in Italia meridionale, i napoletani furono maggiormente esposti al pericolo di essere predati e catturati dai Turchi. All’epoca, questi corsari-predoni fondavano la loro economia sul commercio e il riscatto dei catturati: questi venivano “offerti” sulle piazze marittime africane e, in attesa del pagamento di un riscatto, erano costretti a vivere lunghi periodi di prigionia in condizioni disumane. Una delle opere di misericordia per cui il Pio Monte fu attivamente impegnato sin dai primi anni della sua istituzione, fu proprio l’Opera della Redentione dei Captivi: ossia la liberazione degli schiavi cristiani dalle mani degli infedeli, ma sono pochi gli studiosi che hanno approfondito questo argomento.
La trama è architettata sulle vicende storiche napoletane connesse all’istituzione del Pio Monte della Misericordia, fortemente intessuta sulla profondità dei sentimenti umani: attraverso questa particolare pièce teatrale itinerante, inoltre, si riveleranno al pubblico le suggestive sale dell’appartamento storico, che custodiscono la preziosa Quadreria con il considerevole nucleo di dipinti e bozzetti di Francesco De Mura, artista del secolo ‘700 napoletano, le altre opere di insigni pittori italiani e stranieri dal Cinquecento all’Ottocento, tra cui Ribera, Giordano, Pitloo, Stanzione, Vaccaro, Francanzano, Santafede, van Somer