Udine. – Circa duecento militanti della Foresta che Avanza, associazione ecologista di CasaPound Italia, sono scesi in piazza a Udine per protestare contro Harlan, una delle principali
multinazionali della vivisezione che in Italia si occupa di sperimentazione per conto terzi e allevamento di animali destinati a essere usati come cavie. I militanti della Foresta che Avanza si sono ritrovati in piazza della libertà nel pomeriggio esponendo striscioni con slogan anti-vivisezione e intonando cori per la chiusura di Harlan e per la cessazione delle pratiche vivisettorie in Italia.
“E’ scandaloso che nel 2013 in Italia sia ancora permessa una barbarie come la vivisezione; questa pratica infame, oltre a creare sofferenze indicibili e inumane a milioni di animali (in particolare roditori, cani e primati), rallenta il legittimo e naturale progresso medico-scientifico”, dice Alberto Mereu, responsabile nazionale della costola verde di CasaPound Italia, che continua: “L’unico modo per sensibilizzare la popolazione riguardo questo scempio quotidiano è farle conoscere quale e quanta sofferenza crei questo tipo di sperimentazione: dobbiamo rendere i cittadini consapevoli di ciò che accade in quei ‘laboratori’ e liberarli dal meschino ricatto morale promosso dai sedicenti baroni della medicina, i quali, foraggiati dai
cospicui finanziamenti delle industrie farmaceutiche, arrivano a chiamare cinicamente in causa la salute dei nostri cari, specie dei bambini, pur di giustificare una pratica inutile e crudele’’.
I militanti della FCA hanno effettuato la distribuzione di volantini che spiegavano il loro boicottaggio verso Harlan e il loro dissenso nei confronti della vivisezione. “Siamo molto felici dell’esito della nostra manifestazione. - spiega ancora Mereu – La risposta dei militanti e di chi ha voluto aderire alla nostra protesta contro Harlan e contro la vivisezione falsa scienza è stata ottima. E siamo ancora più soddisfatti dato che questa era la prima manifestazione nazionale della FCA”.
Redazione Politica