Napoli. - Duro l’attacco del segretario confederale della CGIL Vincenzo Scudiere all’esecutivo, colpevole di “una manovra classista, iniqua e ingiusta”, e a Cisl e UIl “che – afferma il segretario – devono dire da che parte stanno”. Secondo Scudiere, quella del Governo “è una politica di classe, tesa a difendere gli evasori”. “Bisogna cambiare – denuncia – per ricostruire le condizioni in cui ognuno fa la sua parte”. “Senza equità – prosegue – non c’è democrazia”.
“Il Governo – continua – sta producendo conflitto sociale”.
“I suoi ritardi, l’incompetenza e le scelte sbagliate – aggiunge – stanno portando il Paese al massacro”.
Al centro del comizio del segretario confederale, tenuto a chiusura della manifestazione partenopea, insieme alla manovra e alla denuncia dell’attacco al contratto collettivo nazionale e allo statuto dei lavoratori, anche la vertenza IRISBUS per cui, Scudiere rivendica risorse per l’attivazione dei piani nazionale e regionale dei trasporti.
“Si fanno ingiustizie collossali” afferma il segretario. “Invece di aiutare i lavoratori, al tavolo il Governo ha mediato per facilitare alla FIAT il disimpegno dalle proprie responsabilità”.
“Dove sono le risorse per i piani nazionale e regionale dei trasporti? Se non si fa questo, tutto il resto sono solo chiacchiere” sottolina Scudiere che ha rilanciato i temi della contromanovra elaborata dalla Confederazione. “Non è vero che facciamo solo proteste” afferma Scudiere. “Siamo qui – ha concluso – per mandare un messaggio chiaro: o si cambia la manovra o si cambia il Governo”.
Comunicato Stampa