Anche quest’anno si celebra la giornata mondiale del libro. Non tutti, però, sanno come nasce questa tradizione. Questa curiosa festa è il risultato di un insieme di tradizioni ed epoche diverse: la festa di Sant Jordi patrono della Catalogna dal XV secolo, la famosa leggenda di San Giorgio e il drago, e l’antica abitudine medievale di visitare la cappella di Sant Jordi del Palazzo della Generalitat, dove si soleva organizzare una fiera delle rose o “degli innamorati”. Per questo motivo Sant Jordi è conosciuto anche come il patrono degli innamorati in Catalogna.
L’idea di rilanciare questa festa è partita da un editore valenziano. Secondo testimonianze storiche, in Spagna “el dìa del libro” viene zx celebrato per la prima volta il 7 ottobre del 1926 in onore a Cervantes. Successivamente, nel 1930, si è stabilita la data del 23 Aprile, data indicativa della morte di tre grandi autori che si consacrano nell’ Olimpo delle genialità di tutti i tempi: Cervantes, William Shakespeare, Garcilaso de la Vega.
La tradizione vuole che in Catalogna l’uomo regali una rosa alla donna che ricambia il dono con un libro.
Quest’idea e tradizione di radici antichissime, si è diffusa rapidamente anche il altri paesi, basti pensare che nel 1993 l’Unione Europea ha proclamato questa data come Giornata Europea del libro stimolando un interesse sempre maggiore.
Una ricorrenza dal sapore romantico che celebra gli affetti, l’amore per la cultura e rafforza il legame con i più grandi autori di tutti tempi.
Rosanna Della Fonte