“Fateci partecipare alle scelte che riguardano la sezione di Somma Vesuviana”. L’appello che emerge da una lettera firmata dai primi non eletti della lista del Pd e da alcuni dirigenti ed inviata ai segretari nazionali, regionali e provinciali del partito: Guglielmo Epifani, Enzo Ammendola e Gino Cimmino.
“Nel corso della riunione dell’assemblea del Pd Somma Vesuviana del 20 giugno scorso”, si legge nella missiva, “il segretario provinciale Gino Cimmino ha annunciato la sua volontà di procedere al commissariamento della sezione di Somma Vesuviana, con un commissario che venga da fuori, motivando tale scelta, fra l’altro, con il fatto che la nomina di un commissario esterno alla sezione di Somma possa, secondo lui, contribuire a far celebrare un congresso unitario”.
Premessa che spinge i firmatari a sottolineare che “Alcuni di noi ritengono di aver dato molto alla sezione negli ultimi anni, in particolar modo nell’ultimo periodo mettendo anche la propria persona a disposizione del partito candidandosi, anche in una situazione di emergenza democratica dove già si prospettava una sonora sconfitta considerata pure la poca visibilità del Pd negli ultimi anni, grazie al monopolio di informazione politica instaurato dal governo di centrodestra. Riteniamo che un commissario esterno non conoscendo a fondo tutte le diversità in campo e le questioni derivati da queste, che hanno bloccato la sezione sommese, non ottenga il risultato sperato, ma addirittura possa accentuare tali distanze”. Ecco allora che il gruppo di candidati e iscritti ha deciso di chiedere di poter contribuire all’individuazione di un commissario protempore che “ci possa traghettare verso il congresso, dando una rosa di nomi tra i quali il segretario provinciale possa trovare una sua preferenza. Una persona che essendo del territorio potrebbe, affiancandosi una squadra di persone serie e capaci, cominciare a coordinare un’opposizione all’Amministrazione Allocca che è stata rieletta e, usufruendo delle stesse capacità politiche sommesi, iniziare un dialogo varie componenti che ci permetta di svolgere un congresso in autunno che sia celebrativo della politica e non si riduca esclusivamente “ad una conta delle tessere” come è successo in passato.
Ciò rilevato gli scriventi fanno appello ai segretari nazionale, regionale e provinciale affinchè ci possa venir riconosciuta la possibilità di una rappresentanza di minoranza, essendo noi tra i primi non eletti della lista e precisamente quelli che hanno portato più della metà dei voti raccolti dal Pd alle ultime amministrative, affiancati da molti iscritti al Pd che pensano che tale soluzione possa migliorare ed alzare il tono politico della nostra sezione”.
Redazione Politica