Napoli. – Inviti a comparire sono stati emessi dalla Procura di Napoli nei confronti di 53 consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania. Nei provvedimenti, in corso di notifica da parte del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle nella sede dell’Assemblea, si ipotizza il reato di peculato.
In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il ”funzionamento dei gruppi”. Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme non utilizzandole per spese legate all’attivita’ istituzionale.
Nell’inchiesta della Procura di Napoli sui rimborsi dei consiglieri regionali non risulta coinvolto il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Dagli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza e’ emerso infatti che non ha ritirato alcuna somma dal fondo messo a disposizione dei gruppi consiliari.
”E’ un’indagine portata avanti con misura ed equilibrio; lo stesso presidente della Regione, Stefano Caldoro, ha dato tutta la disponibilita’ e collaborazione possibile”: lo ha detto il Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, risponendo alle domande dei giornalisti sul blitz della Guardia di Finanza in consiglio regionale.
Ma proprio il Nuovo PSI, partito dello stesso governatore della Campania risulta essere uno dei quattro partiti, insieme a PDL – Italia dei Valori ed UDC – , sotto osservazione delle Fiamma Gialle, in quanto quasi tutte le spese non risponderebbero a quanto stabilito dalla legge in materia di vincolo di destionazione dei fondi in dote ai gruppi consiliari ed agli stessi consiglieri.
Redazione Cronaca – Politica