Roma. Luigi Gallo (M5S) interroga il Governo su gestione acqua pubblica in Campania

luigi gallo

Roma. – Luigi Gallo, Deputato del Movimento Cinque Stelle,  ha depositato, oggi, un’interrogazione al Governo su quali iniziative abbia intrapreso, ovvero intenda intraprendere al fine di ristabilire la competenza degli enti locali sul servizio idrico integrato. E’ palese che in una situazione di sostanziale vuoto normativo in Campania con Commissario Straordinario liquidatore a gestire l’ATO3 DEI COMUNI VESUVIANI-SARNESI, in spregio ad una corretta gestione di un servizio assolutamente primario quale è l’acqua ed alla tutela dei conti pubblici, da un lato ha autorizzato la rideterminazione del debito complessivo maturato nei confronti della regione Campania dalla GORI S.p.A. per gli esercizi 2002 – 2012, per fornitura di “acqua all’ingrosso” dagli acquedotti regionali e per i servizi di “collettamento a depurazione delle acque reflue” rinunciando formalmente a parte del suo credito per un ammontare di oltre 70 milioni di euro, accettando altresì il pagamento del residuo debito in forma rateizzata per venti anni ed in quota parte non remunerata; e dall’altro ha approvato un nuovo piano tariffario che riforma ulteriormente i rapporti di gestione dell’intero Servizio Idrico Integrato Campano con aumento del 13,4% rispetto all’articolazione tariffaria precedente.

“Continuerò la battaglia per la democrazia e per una gestione pubblica dell’acqua sui nostri territori a fianco della rete civica dei comitati di ato3. Abbiamo sempre contestato da cittadini una gestione nebulosa dell’acqua sui nostri territori all’interno dell’assemblee dei sindaci dell’ATO3 che oggi sono esautorati da ogni potere decisionale. Su questa antica privatizzazione si intrecciano interessi affaristici primordiali che vanno da Alberto Irace l’uomo del PD, ora renziano, che ha avviato la privatizzazione sul nostro territorio, al senatore Sarro del PDL, presidente del CDA dell’ATO ed ora commissario, a dimostrazione che le larghe intese di fatto sono sempre esistite ed ora escono semplicemente allo scoperto. In questa vicenda ci sono ACEA di Roma e la multinazionale francese Suez.” ricorda il deputato Luigi Gallo ed aggiunge “Questa gestione dei soldi pubblici da parte della Regione Campania è scandalosa e calpesta i bisogni dei cittadini. Prima si distruggono sanità, trasporti e servizi sociali e poi si regalano soldi e favori alla Gori S.p.A. mentre 53 consiglieri su una sessantina sono accusati di peculato per la gestione dei rimborsi che riguardano le spese dei gruppi consiliari. Non so cosa aspetti Caldoro a dimettersi, il governatore che più di tutti nella storia della Campania si è negato al confronto con i cittadini e le istituzioni.”

Redazione Politica

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