Cercola (Na). -L’avventura consiliare dei 17 consiglieri comunali – rappresentanti degli interessi dei cittadini - è partita stasera. Un’adunata consiliare – tenutasi presso il Teatro Comunale di viale dei Platani – che paga ancora lo scotto della tensione della campagna eletttorale, e lascia presagire ad una consiliatura foriera di confronti duri tra la maggioranza ed il Partito Democratico.
Il dato politico della serata è rappresentato dal mancato raggiungimento del quorum necessario – 13 voti – per eleggere Vincenzo Barone (Movimento Democratico) a capo del consesso civico. Barone ha raggiunto 10 voti (compreso quello del sindaco, che per prassi alle prime votazioni non esprime consenso), per la maggioranza un altro voto è stato incassato da Immacolata Simonetti. Quindi, I Progressisti ora devono fare i conti con i franchi tiratori che non hanno virato sulla scelta di Vincenzo Barone. Tutti al lavoro per tessere le fila della maggioranza e chiudere al piu’ presto la partita sulla seconda carica istituzionale.
La coda della campagna elettorale si è celebrata nel confronto consiliare tra Salvatore Grillo ed il sindaco Vincenzo Fiengo, a margine del dibattito sulla presidenza del consiglio conunale. “In tutta verità - intervenuto in consiglio comunale Salvatore Grillo - non vedo le forze di opposizione, visto che PDL e Progetto Cercola hanno sostenuto con la sottoscrizione di accordi il candidato sindaco Fiengo al ballottaggio. Noi in ottica del principo di rinnovamento e discontinuità candidamo Giovanni Paudice alla pResidenza del consiglio comunale.” Salvatore Grillo , ad onor di cronaca, ha preso posto in sala lontano dagli altri consiglieri comunale del PDL e di Progetto Cercola.
“La proposta del PD – ha spiegato in aula il sindaco Fiengo – poteva anche essere accolta, ma i toni dello stesso Grillo della campagna elettorale, poi il proseguimento in questa seduta consiliare ed in particolar modo questo posizionamento nei banchi del consiglio comunale non ci portano a pensare che il PD possa proporre un nome che dia garanzia alle attività dei consiglieri tutti, anche degli altri consiglieri dell’opposizione, che in questo momento sta distanziando anche fisicamente. E facciamo chiarezza una volta per tutte sulla questione degli accordi elettorali. La mia coalizione non ha sottoscritto nessun accordo elettorale, e nessun manifesto è stato affisso da altri partiti per sostenermi. E non capisco da quale pulpito viene tal predica, visto che lo stesso Salvatore Grillo ha sottoscritto un accordo con Impegno e Partecipazione, una creatura di Nicola Campanile, l’ex assessore di Tammaro, contro il quale abbiamo condotto, Grillo in testa, diverse ed aspre battaglie amministrative.” In replica Grillo ha sottolineato l’accordo uscito sulla stampa locale tra Calvanese e Fiengo, che avrebbe previsto la rimozione di alcuni funzionari. Accordo che Fiengo smentisce di praticare, e che non è stato mai ratificato dalle segreterie politiche e ne certificato da manifesti, come prevedono gli statuti dei partiti della calizione.
“Non vedo donne in Giunta,ovviamente esclusa l’assessore Maria Rosaria Donnarumma, e le altre dove stanno? I giovani in Giunta, escluso il sindaco? Noi abbiamo candidato il 50% delle donne, siamo andati ben oltre quello che ci obbligava la legge“, ecco un’altra provocazione di Salvatore Grillo.
“Abbiamo cinque donne elette in consiglio comunale, ecco la nostra quota rosa. Il Partito Democratico se avesse vinto avrebbe portano in consiglio comuanle appena tre donne!”, ha risposto Ciro Borriello (SEL). Mentre otto consiglieri comunali della maggioranza sono alla prima esperienza amministrativa, mentre all’opposizioen solo uno è un novellino del consiglio comunale.
Ora si potrebbe ritornare in consiglio comunale a rivotare il presidente anche tra sette giorni, nel frattempo resta presidente il consigliere anziano Giovanni Paudice.
il direttore Gaetano Busiello