Napoli. – Nel suo Voyage dans le royaume de Naples, un turista del passato definì la città di Napoli come “Urbs Sanguinum”, ossia la “Città dei Sangui”: nella descrizione della sua visita, Jean-Jacques Bouchard restò completamente stupefatto nel vedere che Napoli possedesse circa tremila reliquie di martiri cristiani, gelosamente custodite all’interno di conventi o residenze private. Nella conoscenza collettiva, però, il miracolo dello scioglimento del sangue è tutt’oggi identificato esclusivamente con San Gennaro, malgrado siano tanti i santi che compivano/compiono il “rituale” del prodigio.
L’Associazione Culturale NarteA inaugura la nuova stagione di visite guidate teatralizzate portando alla luce il fascino, i segreti, i misteri della città partenopea e il sangue dei suoi martiri, tra cui San Gennaro, con lo scopo di “far scorrere Napoli nelle vene del mondo“.
La ricorrenza del Santo Patrono rappresenta un’occasione particolare per contemplare la figura emblematica di un uomo che racchiude in sé una lunghissima storia, punteggiata di fatti spesso in bilico tra credo e superstizione, fede e agnosticismo, passione e scetticismo. Giovedì 19 settembre 2013, in collaborazione con il Museo del Tesoro di San Gennaro, l‘Associazione Culturale NarteA accende i riflettori con “Januaria – Una notte al Museo del Tesoro di San Gennaro“: nel giorno stesso della celebrazione di San Gennaro, a partire dalle ore 19:00 – prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 e 334.6227785, costo € 15,00 a persona – il museo aprirà le sue porte per questa esclusiva visita guidata teatralizzata che, con la guida di Matteo Borriello e l’interpretazione degli attori Antimo Casertano e Federica Altamura, si mostrerà il meraviglioso Museo del Tesoro di San Gennaro – sito in via Duomo n° 149 – raccontando le principali vicende legate al Santo Patrono della città di Napoli. Non tutti sanno che Gennaro non è il “vero” nome, che invece non ci è pervenuto, ossia è il gentilizio corrispondente al nostro odierno cognome: Gennaro appartenne alla gens Ianuaria, per questo era chiamato Ianuarius, “consacrato al dio Ianus”.
Per l’occasione, il Museo offrirà la possibilità di accedere ad alcuni ambienti che sono raramente aperti al pubblico, dove i visitatori saranno portati a intraprendere un vero e proprio viaggio nella Napoli dell’arte, della cultura e soprattutto della tradizione, allacciata alle credenze popolari e all’esternazione della fede. Alla fine della visita, ricordando il Sangue del Patrono, sarà offerta una degustazione di Falerno del Massico Rosso DOC dall’Azienda Vinicola Nugnes, una delle realtà vitivinicole più dinamiche e interessanti del comprensorio del Massico.