Pollena Trocchia (Na). – Tre tra i migliori jazzisti campani, Marco Zurzolo, Antonio Onorato e Francesco Nastro, danno vita ad una performance affascinante sospesa tra jazz, fusion, sonorità mediterranee e improvvisazione, ispirata dalle suggestioni del golfo di Napoli e del Vesuvio. Mercoledì 18 settembre, la settecentesca Villa Cappelli di Pollena Trocchia ospita il concerto al tramonto, progetto originale realizzato appositamente per il Pomigliano Jazz con un trio inedito, per la prima volta insieme in questa inusuale formazione. Un concerto ricco di fascino, evocazione e suggestione, da vedere e ascoltare.
Costruita nel punto più alto di Pollena Trocchia a metà del ’700, Villa Cappelli è una delle ville vesuviane più pregevoli, per la posizione straordinariamente panoramica, per l’eccezionale architettura, per il suo delizioso giardino con piante rare e per i suoi affreschi di rinomati pittori di scuola napoletana, fra cui Andrea Vaccaro e Fedele Fischetti. L’ultimo residente dei marchesi Cappelli diede la Villa in beneficenza alle Suore Compassioniste che attualmente, al suo interno, gestiscono una scuola parificata materna ed elementare. Si tratta quindi di un’apertura straordinaria per Pomigliano Jazz e per il suo progetto di valorizzazione turistica che a Pollena prevede anche visite ai recenti scavi archeologici delle terme romane, ai Conetti vulcanici del Carcavone ed al Cammino della acque del Monte Somma, realizzato in pietra lavica in età borbonica.
Sassofonista, compositore e arrangiatore, Marco Zurzolo è uno dei musicisti partenopei più apprezzati a livello internazionale. Ha attraversato stili e generi differenti collaborando con Pino Daniele, Solomon Burke, Chet Baker, Zucchero, Roberto Murolo, Mia Martini, Gino Paoli e Archie Shepp. Numerose le sue esperienze per il cinema e per il teatro con Roberto de Simone, Luca De Filippo, Enzo Moscato, Enrico Montesano, Antonio Capuano, Peppe e Concetta Barra. Nel 1995 il debutto discografico con “Lido Aurora” per l’etichetta Polo Sud. Per Itinera ha pubblicato “Samsara” – progetto speciale che lo vede accanto a due leggende del jazz, Roscoe Mitchell e Famoudou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago – e i recenti “Il discorso del Re” e “Femmena Mimosa”.
Tra i pochi musicisti italiani ad aver suonato al Blue Note di New York, Antonio Onorato è uno straordinario chitarrista napoletano da sempre impegnato nella fusione del linguaggio tipicamente afro-americano con quello della tradizione melodica della sua città, sperimentando nuovi suoni e forme musicali, come quelli ottenuti dalla Guitar Synth Yamaha con controllo a fiato. Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione realizzando colonne sonore e oltre 20 cd. Numerose le sue collaborazioni, da Pino Daniele a George Benson, da Franco Cerri a James Senese, da Noa a Toninho Horta. “Master Lucania” è il titolo del suo ultimo lavoro discografico, nato dall’incontro con il tastierista e sound designer VincenzoBavuso.
Pianista eclettico dotato di grande lirismo, Francesco Nastro è un musicista elegante e versatile che esplora vari capi, dal jazz alla musica classica, dal rock sinfonico all’improvvisazione. Vanta collaborazioni prestigiose dal vivo e in studio di registrazione con Gary Peacock, Peter Erskine, Lester Bowie, Don Moye, Marvin Stamm, Bruce Forman, Maurizio Giammarco, Bruno Tommaso, Javier Girotto e Pietro Condorelli. Quattro i dischi pubblicati per Itinera: “Waiting for a new world”, “Naissance” (con Lapusata e Vigorito), “Trio Dialogies” (con Erskine e Peacock ) e “Sea Inside”(con Cohen, Gatto e Girotto). Docente presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ha di recente pubblicato per CAM Jazz il lavoro in duo “Passione” con il sassofonista argentino Javier Girotto.
Redazione Eventi