Napoli.– Conclusa a Napoli la dodicesima edizione del Vebo, il salone dedicato alla bomboniera, al regalo ed alla casa, la manifestazione ha registrato un ulteriore incremento di partecipazioni con una crescita del 12% di visitatori rispetto allo scorso anno sfiorando le 40mila presenze (39.600) nei quattro giorni espositivi.Il successo dell’evento, di contro, ha scontato numerosi disagi dei visitatori, degli espositori e dell’organizzazione stessa, a causa della pioggia forte del fine settimana. Proprio le difficili condizioni atmosferiche hanno creato un forte rischio per tutti i partecipanti facendo registrare danni e molta paura.
Il crollo di alcuni pannelli, in uno dei padiglioni della Mostra d’Oltremare durante la manifestazione, ha seriamente minacciato l’incolumità di alcuni espositori e dei numerosi visitatori che domenica hanno affollato gli spazi espositivi del Vebo. La forte pioggia, infiltratasi attraverso le numerose crepe esistenti nei solai dei padiglioni dell’ente fieristico di Fuorigrotta, ha dapprima impregnato le controsoffittature in cartongesso e poi, dopo aver bagnato collezioni e visitatori, ha provocato la caduta di alcuni pannelli per oltre 3 metriquadri di superficie.
L’intervento delle squadre di vigili del fuoco, che hanno transennato la zona e deviato il flusso dei visitatori, ha evitato il peggio ma allo stesso tempo, costretto espositori ed organizzazione a danni notevoli: “Sono diversi anni che subiamo queste condizioni denunciandole puntualmente la problematica alla Mostra d’Oltremare – afferma l’organizzatore della manifestazione Luciano Paulillo -, ma senza alcun intervento risolutivo. Il rischio corso ieri è assurdo se si considera che siamo all’interno di un quartiere espositivo che vede diverse istituzioni del territorio presenti in qualità di soci, il crollo poteva creare una tragedia umana senza precedenti. I danni d’immagine per l’organizzazione sono infiniti, oltre a quelli materiali, se si pensa che in ben 4 padiglioni su sei la pioggia a invaso strutture espositive. Sono oltre 30 gli espositori che non hanno potuto continuare la propria attività e che per giunta hanno danni permanenti alle proprie collezioni. I nostri avvocati presenteranno una richiesta di danni per sopperire ai ricorsi che abbiamo ricevuto da alcuni espositori, ma la cosa che ci sorprende è che nessuno del direttivo della Mostra d’oltremare, ha risposto ai nostri appelli sin dal venerdì notte quando il primo acquazzone ha dato segnali di pericolo”.
La questione dello stato dei luoghi dei padiglioni della Mostra d’Oltremare è orami nota da tempo, pur continuando a noleggiare gli spazi espositivi, tanto che sono stati stanziati i fondi per gli interventi alle coperture della struttura, ma i lavori sono programmati per metà dell’anno 2015.
Nonostante i lavori di interventi effettuati sui tetti, con mandato della Mostra d’Oltremare, per limitare le infiltrazioni in attesa dei lavori strutturali necessari, dei quali si dovrebbe conoscere la qualità delle opere effettuate, si spera che nel frattempo, nelle numerose fiere che si svolgono all’interno dell’ente, non succeda qualcosa di irreparabile sul quale poi recriminare.
Redazione Cronaca