Cercola (Na). – Qualche anno fa il suo sogno di bambino era approdato ad un binario morto. Gennaro Galletto, giovanissimo, aveva assaggiato i campi dell’Eccellenza con una squadra storica, quella del Rione Sanità, quartiere napoletano pulsante di vita. Un giorno, però, l’ascesa si blocca all’improvviso. Un brutto colpo, il malleolo che va in frantumi, il pallone che rotola via. E poi la cura e la riabilitazione, con gli stimoli che sembrano affievolirsi ed il sogno di giocare ad alti livelli destinato a rimanere tale. In estate arriva una chiamata. Un amico conosce qualcuno che forse può aiutarlo, ma si tratta di cambiare sport. Limare i tacchetti e chiudere col passato.
A 17 anni, nel calcio, se non sei entrato dalla porta principale, è terribilmente difficile sfondare. “Vieni, solo per provare. Magari ti piace e diventi qualcuno”. Gennaro accetta, magari anche con un po’ di diffidenza. Abbandona l’erbetta e opta per il parquet. Il primo anno a Scafati serve per prendere le misure: diagonali, suola, navette, ripartenze. Un vocabolario nuovo col quale familiarizza presto, perché il talento non gli manca. L’anno scorso la parabola s’impenna. Ivan Oranges si accorge di lui, lo vuole stabilmente in prima squadra e premia il suo impegno regalandogli spesso il campo. Lui lo ripaga con la grinta ed i gol, che arrivano nella gara di Palestrina. Il resto della stagione è un crescendo continuo: arriva la vittoria in Coppa Italia e la promozione in A1. In estate lo Scafati unisce le forze col Napoli C5 e si aprono le porte dell’A1. Le offerte di mercato non mancano, ma per giocare bisogna scendere almeno in A2. Lui è testardo, ci crede, e vuole giocarsi le sue chance. Anche se ha 20 anni. Anche se gli toccherà sudare per farsi vedere. Il resto è storia recente. Mercoledì scorso, contro i campioni d’Italia della Marca, quel sogno riprende a correre. “Dai Gennaro, tocca a te”. Il Pala Cercola gremito, lui entra. E senza paura sfiora pure il gol. “Non ho segnato perché mi tremavano le gambe – la storia, adesso, può continuarla lui – potevo fare almeno due gol ma l’emozione era troppa”. Un gol però lo ha evitato, con una rovesciata spettacolare sulla linea di porta. “Solo rivedendo le immagini me ne sono accorto. Volevo andarci di testa, ma avevo paura di non prenderla o sbattere contro la traversa, così ho scelto la soluzione più istintiva. E’ andata bene”. Ivan Oranges è pronto a scommettere su di lui. “Ringrazio il mister per le belle parole e per la fiducia. Io cerco sempre di migliorarmi, non ho molta esperienza ma ci metto il carattere e il dinamismo. Il ruolo in cui gioco è molto difficile, perciò cerco di imparare da tutti, ma in particolar modo da Jader Fornari. E’ un giocatore straordinario, quando ha la palla sotto i piedi è impossibile portargliela via”. La vittoria di mercoledì, oltre a regalargli la gioia dell’esordio in A, ha portato in dote i primi tre punti della stagione. Ma adesso arriva l’Acqua & Sapone di Bellarte: un avversario top. “Sarà un’altra battaglia. La pressione è tutta su di loro, perché hanno costruito una squadra tale da poter puntare allo scudetto. Noi dobbiamo salvarci e siamo pronti ad un’altra gara di umiltà e carattere. Solo così possiamo cercare di metterli in difficoltà. Io sono pronto a dire la mia”. Dopo l’esordio in A il sogno si chiama Nazionale? “E’ il sogno di tutti. Sarei un bugiardo se dicessi che non ci penso. Vestire la maglia dell’under 21 sarebbe magnifico, ma per farlo devo dare il massimo con la mia squadra. Il Napoli prima di tutto, poi se arriverà la convocazione azzurra sarò felicissimo”.
Domani (ore 18) in campo con l’Acqua & Sapone
Metabolizzata l’impresa con la Marca Futsal, la DHS Napoli C5 domani torna in campo contro l’Acqua & Sapone, sempre al Pala Cercola alle ore 18. Ivan Oranges recupera Pedaleira dopo il turno di squalifica. Ancora assente il portoghese Evandro, in attesa del transfer. Diretta streaming su Divisionecalcioa5.it
Redazione Sportiva