Cercola (Na). - La “sua” corsa verso il grande calcio non trova intoppi: Antonio Romano, il campione di Caravita, in forza al Napoli Primavera, dopo aver contribuito, ieri pomeriggio, alla storica vittoria-qualificazione contro l’Arsenal nel girone della Youth League ( Champions League dei ragazzi ) , è stato anche inserito nella lista dei preconvocati della nazionale Under 18.
Dopo la pausa invernale, in attesa di scoprire l’avversario dal sorteggio che si terrà domani, Antonio Romano sarà uno dei pilastri della scugnizzeria azzurra impegnata nella Champions League dei giovani, da qualche anno la competizione continentale piu’ prestigiosa.
A cavallo tra ottobre e novembre è stato titolare inamovibile del centrocampo azzurro ai mondiali under 17 disputati negli Emirati Arabi Uniti, dove la nazionale azzurra fu eliminata agli ottavi di finale dai vicempioni mondiali del Messico, nonostante i ragazzi di Zoratto disputarono una bellissima gara.
Antonio Romano è già entrato nei piani di Rafa Benitez ,anche grazie alle sue prestazioni, tra le quali quella della vigilia di Ferragosto scorso: impegnato con la prima squadra al Trofeo Lugaresi contro il Cesena. Spesso viene chiamato da Don Rafè a Castelvolturno per farsi le ossa e capire i meccanismi del gioco dell’ex tecnico del Liverpool. Gli addetti ai lavori pronosticano il debutto al San Paolo per il baby azzurro negli ottavi di Coppa Italia, il 15 gennaio contro l’Atalanta.
Sorpredentemente , al di là del colore politico dell’amministrazione che governa la città di Cercola, i campioni del territorio vengono isolati, senza che le istituzioni locali prendano la palla e al balzo per veicolare lo sport attraverso le icone del territorio. Dopo il caso di Mimmo Criscito, titolare della Nazionale di Cesare Prandelli, oggi impegnato in Champions League con i russi dello Zenit San Pietroburgo, anche Antonio Romano viene “boicottato” dall’amministrazione comunale. Il fatto curioso che il padre del campioncino risulta essere anche un dipedente del comune. Nel passato piovvero critiche, ed anche legittime, nei confronti di un ex sindaco per non aver festeggiato la presenza di Criscito al mondiale sudafricano nel 2010: i suoi sostenitori locali dovettero accontentarsi di una saluto dell’amministrazione comunale dal sito ufficiale del comune. Mentre Romano. figlio di un “quartiere particolare” . ha dovuto subire – ingiustamente – l’anonimato istituzionale nel periodo della sua partecipazione ai già citati mondiali under 17. Sia il sindaco Vincenzo Fiengo, che l’assessore allo sport Salvatore Roffo, stanno dimostrando di non avere nelle corde una sensibilità sportiva che li proietti a render merito e, soprattutto, “coccolare” un campione del territorio che autorevoli tecnici pronosticano per lui un brillantissimo futuro in serie A e nella nazionale italiana.
il direttore Gaetano Busiello