Cercola (Na). - “La maggioranza di governo, attraverso l’aiuto della presidenza del consiglio comunale (Vincenzo Barone), ha dato un altro “calcio” alla credibilità delle istituzioni comunali: questa sera al consiglio comunale (organo di rappresentanza dell’intera comunità)”, ecco il pensiero che può evidenziare la discussione consiliare sulla mancata previsione della rateizzazione della Tares, che negli ultimi giorni ha determinato in città una vera e sentita protesta dei cittadini.
Nell’ultima settimana i contribuenti cercolesi si sono visti piombare tra capo e collo il bollettino di conguaglio della Tares, accompagnato da una lettera perentoria che intimava al contribuente l’immediato pagamento del tributo. E se nel caso fosse stata recapitata dopo la scadenza del 31 dicembre 2013 – così recitava la lettera – il contribuente non subiva conseguenze e sanzioni: poi, in verità, NON si riusciva a capire il giorno preciso in cui si è ricevutoil bollettino , visto che è stato inviato attraverso posta prioritaria, senza avviso di ricezione.
Anche la corsa alla paternità della celebrazione del consiglio comunale ha rasentato l’intollerabile: il sindaco Fiengo e il PD si sono contesi l’idea di aver voluto un consiglio comunale inutile, visto che la rateizzazione rientrerebbe a pieno diritto tra gli atti gestionali: prerogativa della Giunta, od addirittura del solo funzionario comunale del servizio tributi. In verità, il solo Giorgio Esposito, capogruppo di Forza Italia, ha posto l’accento sull’inopportunità di tenere questa adunata consiliare. La messa in piedi di questo consiglio comunale è costato quasi duemila euro ai cittadini: seicento euro (gettone di presenza dei consiglieri comunali), quattro ore di utenze (200 euro), servizio audio (800 euro), e ore di straordinario personale comunale (300 €). Altri soldi buttati dalla finestra, mentre la crisi morde forte gli indigenti cercolesi.
“Purtroppo il governo centrale ha condizionato tutte le nostre strategie, abbiamo le mani legate, e ci siamo attenuti alla relazione finale che ci ha lasciato il commissario prefettizio uscente. Il prossimo anno valuteremo al meglio come distribuire il gettito fiscale”, ecco le parole del sindaco Fiengo esposte nella seduta consiliare.
“La maggioranza di governo, sindaco in testa , anche delegato ai tributi ed al bilancio, è inadatta. Non avete avuto la sensibilità di diversificare le tariffe, non siete in grado di gestire gli uffici, e non avete colto la nostra proposta di indicare un indirizzo politico a margine della questione Ge.se.t che sta condizionando il bilancio comunale. Non avete approfondito l’analisi sul costo del servizio raccolta dei rifiuti, che deve tendere alla diminuzione. L’unico atto di Giunta che si ricordi è l’aumento delle indennità di funzione di sindaco ed assessori, ed il tutto venendo meno al patto elettorale sancito con gli elettori“, così è intervenuto in consiglio comunale Salvatore Grillo, capogruppo del Partito Demcoratico.
“Non ritengo che la discussione sulla rateizzazione andasse fatta in consiglio comunale. La questione, seppur forte, della rateizzazione non è lunica che sta colpendo i cittadini di Cercola, che mi contattano , di continuo, per lamentarsi. Infatti, le tariffe sono altissime, io credo che ci siano stati degli errori nei calcoli. E , poi, mi chiedo tutto questo incartamento che accompagnava la richiesta di pagamento di questa tassa che ci è costato settemila euro deve essere ripetuto? Sprechi, su sprechi. Io auspico che il sindaco Fiengo non cada nell’errore anche sulla questione dei passi carrabili, in questi giorni stanno arrivando tariffe esose, e senza rateizzazioni. La maggioranza di governo è ferma, non si governa nell’interesse dalla comunità.” Ecco quanto detto da Giorgio Esposito, capogruppo di Forza Italia, in consiglio comunale.
Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di dividere in tre rate il conguaglio Tares: la prima con scadenza 15 marzo,; la seconda 15 aprile; la terza 15 maggio.
il direttore Gaetano Busiello