Continua l’impegno di Primavera Liberale sul fronte immigrazione. Dopo le recenti critiche all’operazione Mare nostrum, espresse in due recenti interviste pubblicate dal Secolo d’Italia e dal quotidiano La Padania, i giovani forzisti tornano sull’argomento, annunciando un prossimo convegno in Sicilia, nel quale verranno messe in luce le criticità dell’attuale gestione degli sbarchi clandestini. Criticità condivise anche dal consigliere politico di Fi, Giovanni Toti : “Dobbiamo usare le unità navali non in alto mare ma di fronte alle loro coste per non farli partire”, ha dichiarato l’europarlamentare in una recente intervista al quotidiano Il Giornale.
Quanto affermato dall’onorevole Toti, è in perfetta sintonia con l’operato e con le progettualità del gruppo “Primavera Liberale”. I giovani forzisti sono, infatti, impegnati ad affrontare l’impietoso fenomeno sociale, dovuto a Mare Nostrum”, dichiara Nunzio Panzarella, portavoce regionale di Primavera Liberale, già responsabile dei giovani forzisti a Palermo.
“Da siciliano – continua Panzarella – mi accorgo fortemente che la situazione è divenuta insostenibile, non solo economicamente (i costi dell’operazione superano i 9 milioni di euro al mese), ma anche socialmente. I continui sbarchi, molti nel giro di poche ore, sono ormai una piaga che attanaglia la Sicilia. Le politiche comunitarie, totalmente insensibili, assieme all‘inefficienza del governo regionale Crocetta, stanno spingendo la regione verso il baratro. A questi fattori si aggiunge poi il totale disinteresse del ministro Alfano, che forse crede di risolvere la questione facendo una capatina a Catania, andando a trovare, magari, qualche suo vecchio amico.
I centri di accoglienza sono stracolmi, ormai gli immigrati vengono ospitati nelle parrocchie e nelle case dei siciliani. È per questo che assieme ai responsabili nazionali di Primavera Liberale, Gabriele Elia, Antonio Nachira, Antonio De Magistris, terremo al più presto un workshop dal titolo “Mare Nostrum non Cazzi Nostrum”, evento dove saranno invitati il quadro dirigente azzurro siciliano e vari esponenti della Lega Nord, con cui stiamo tessendo un ottimo rapporto di collaborazione anche in Sicilia”.
Della stessa opinione anche Ylenia Citino, giovane scrittrice, già candidata FI all’europarlamento: “L’Unione Europea non si dimentichi di un dramma i cui costi umani e finanziari sono oggi sostenuti solo dal Meridione italiano. Quando i 50 mila arrivi dall’inizio di quest’anno si triplicheranno e supereranno i 140 mila migranti della Primavera araba, la crisi non sarà più contenibile. Noi non vogliamo arrivare a questo – ribadisce Citino- e quindi chiediamo che venga riformato lo scellerato regolamento di Dublino III, quello che trattiene i migranti sul nostro territorio in attesa degli interminabili tempi della burocrazia del diritto di asilo. Non esiteremo ad utilizzare il diritto di iniziativa legislativa europea per sottoporre all’unica istituzione democratica dell’UE un problema da risolvere col contributo equo di tutti gli Stati Membri”.