“Il PD Cercola cade a pezzi”: vittima sanguinaria dei suoi manifesti

paolucci al pd cercola

Cercola (Na). “Il PD Cercola cade a pezzi”, è quanto certificato dal contenuto del manifesto di queste ore affisso in città.

Il solito  linguaggio aggressivo caratterizza il manifesto di accusa al governo comunale, guidato dal sindaco Fiengo. Noi de “Il Secolo Nuovo” siamo da tempo attenti alle dinamiche politiche messe in atto dai democratici cercolesi ,  non possiamo fare altro che notare le imbarazzanti valutazioni politiche  che questi ultimi portano all’attenzione popolare.

Chi vi scrive ha analizzato il manifesto punto per punto ed ha notato una completa  incoerenza e contraddittorietà nel contenuto partorito da questi “nuovi eroi”.

La prima riflessione che chiarisce l’inadeguatezza della segreteria cittadina e del gruppo consiliare del PD è relativa alla scelta della musa ispiratrice del manifesto: Diego Maione, ex uomo dell’ex sindaco Paquale Tammaro (PDL) ed ex uomo del sindaco Vincenzo Fiengo (Centro Democratico). Maione è uscito  dalla maggioranza, alcune settimane fà, dopo aver accusato l’amministrazione comunale, dove lo stesso era consigliere comunale di maggioranza, di aver portato  in uno stato di abbandono l’asilo nido comunale. Coincidenza, però,  ha voluto che la consorte di Diego  Maione lavorava in quel sito pubblico.  Quindi, probabilmente , Diego Maione, fermo restando la bontà delle sue posizioni, è stato trascinato in quella polemica  anche dai sentimenti familiari . Invece,  il PD Cercola,  strumentalizzando chi ieri era sua avversario dichiarato,  si dimentica facilmente  la battaglia condotta in consiglio comunale ( per amore della verità,  un anno mezzo dopo l’inchiesta de Il Secolo Nuovo) sulla gestione di quell’asilo nido: pare che la Cooperativa che gestiva quella struttura non avrebbe mai versato le utenze, oltre l’assenza di una convenzione. Infatti, proprio l’amministrazione comunale di Fiengo ha richiesto la regolarizzazione della posizione di quella cooperativa. Quindi, il PD Cercola pur di “essere presente” contro il sindaco Fiengo utilizza “pedine particolari” per confermare l’esistenza in vita  dei consiglieri comunali  Salvatotre Grillo e Giovanni Paudice e del segretario Agostino Cacciola..

Dopo aver “lisciato” sulla musa ispiratrice, il PD Cercola,  non csazio,  esterna le proprie soluzioni ai problemi della città. “Sicurezza: Videosorveglianza sul territorio; incremento della presenza della Polizia Municpale sul territorio; investimenti …ecc.”, così recita il manifesto del PD Cercola. Peccato che la videosorveglianza in città non può essere garantita,  visto che si deve prima provvedere ad abilitare il personale , considerato che nessuno governante finora  ha mai previsto una figura del genere,  che in assenza di questa condizione si  butterebbero  dalla finestra i soldi investiti in una futura strategia di videosorveglianza del territorio, come è accaduto per il  passato. Ci fa sorridere l’iniziativa del  PD Cercola che tenta di utilizzare il manifesto per sollecitare una maggiore presenza dei caschi bianchi in città, visto che al pranzo domenicale, il capo dei vigili urbani di Cercola (cognato di un consigliere comunale dello stesso PD Cercola), potrebbe pianificare al meglio le strategie di copertura del  territorio, abbandonando, così,  le vecchie permanenze: più vicini ai luoghi dove i cittadini si sentono meno sicuri, invece di quelli soliti.

“Assistenza ai disabili ed agli anziani ancora ferma. Un’amministrazione, che sventola di essere vicina a chi ha bisogno, perde la prima occasione  nei confronti di chi ha bisogno.” Un altro “inquietante” passaggio del PD Cercola. Le politiche sociali sono delegate all’unione dei comuni, cosiddetti ambiti, e Cercola soffre l’inadegutezza dell’amministrazione comunale di Volla, comune capofila, il  quale nonostante le continue pressioni da Cercola e Pollena Trocchia è ferma al palo , recando disagio alle attività amministrative dei comuni associati. Il PD Cercola,  in forte confusione , dimentica, inoltre,  che chi governa l’amministrazione comunale di Volla è Angelo Guadagno (PD), quest’ultimo ha nominato (valutazione altamente discrezionale) , lo scorso giugno, l’avv. Ciro Maglione ( il dominatore di fatto del PD Cercola) nel collegio del nucleo di valutazione del comune di Volla, compenso per Maglione: 1.100€ mensili. Come è possibile che chi ha confezionato, in particolare  chi ha sottoscritto questo manifesto, non abbia considerato tale scivolata? Oppure , il PD Volla è scisso dal PD Cercola? Eppure le sintonia tecnica c’è: Maglione “cammina” nel palazzo comunale di Volla. Perchè in questi mesi il PD Cercola non ha stimolato a fare di più il loro sindaco di Volla?

“Tasi, Tari, IMU, IUC, al massimo delle aliquote, senza agevolazioni per le fasce deboli, ecc.” Questa parte del manifesto del PD Cercola raggiunge la noia più eclatante, non tanto per il contenuto, ma  per chi accusa: il PD Cercola. La redazione  de “Il Secolo Nuovo” sta ancora attendendo la risposta sui bollettini (ex Tarsu, oggi Tares) – eventualmente – pagati dal PD Cercola per l’occupazione dei locali della propria sede sita al Corso Domenico Riccardi, nelle vicinanze della casa comunale. Fanno sapere  dal PD  che avrebbero  pagato, in queste settimane e dopo la nostra inchiesta giornalistica,  gli ultimi due anni: noi ci chiediamo mica, proprio loro, hanno beneficiato della prescrizione? Ci poniamo domande legittime nei confronti di quelli che pretendono il pagamento delle tasse degli altri, e si distraggono in casa propria. Se la Tasi, la Tari l’IMU e l’IUC è ai massimi livelli , e quindi, le amministrazioni comunali, sono costrette a tartassare i cittadini è dovuto oltre cai tagli del Governo Renzi (PD), ma anche dalla forte evasione dei tributi in città, e noi ci interroghiamo:  chi doveva controllare e pianificare, parliamo degli uffici comunali, visto che la città paga i suoi dipendenti, ha fatto il proprio lavoro? Ed invitiamo i partiti di essere i primi ad adempiere a queste incombenze: la credibilità di un’organizzazione politica si guadagna sui fatti, non attraverso i proclami dei manifesti murali.

Noi de “Il Secolo Nuovo”, infine,  abbiamo notato l’affissione del manifesto del PD  Cercola senza il timbro del concessionario della pubblicità del comune di Cercola, ci chiediamo: è abusivo?

il direttore Gaetano Busiello

 

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